Sparisce e sfuma la messa alla prova: multa
PRATA. Sparisce dopo un paio di colloqui prima che l’ufficio esecuzioni penali esterne possa redigere il suo programma di messa alla prova e così gli revocano per mancata collaborazione il beneficio,...

PRATA. Sparisce dopo un paio di colloqui prima che l’ufficio esecuzioni penali esterne possa redigere il suo programma di messa alla prova e così gli revocano per mancata collaborazione il beneficio, che gli avrebbe consentito l’estinzione del reato dopo l’espletamento dei lavori di pubblica utilità. Il caso è stato pertanto rinviato al dibattimento.
Massimiliano Banini, 54 anni, operaio residente a Pordenone, è l’unico dei tre imputati per gioco d’azzardo (tutti difesi dall’avvocato Sergio Gerin) a non aver ottenuto la messa alla prova.
Il 54enne è finito sotto inchiesta nella sua veste di presidente del circolo Matrix di Prata, dove si giocava a texas hold’em. A far scattare il blitz della Guardia di finanza la soffiata di un militare delle Fiamme gialle infiltrato nel circolo: «Qui il venerdì e il sabato si gioca a cash game».
Ieri mattina Banini ha rinunciato a opporsi al decreto penale di condanna. Il giudice monocratico Iuri De Biasi gli ha pertanto inflitto 1 mese e 15 giorni di reclusione, convertiti in 11 mila e 500 euro di sanzione pecuniaria. Se non pagherà la maximulta, quando arriverà la cartella esattoriale, Banini sconterà il doppio del tempo in libertà vigilata, poiché non può più godere della sospensione condizionale della pena.
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