Spari a salve in casa Nel controllo scoperti pure gli anabolizzanti

Condannato a 3 mesi per ricettazione dei farmaci proibiti Assolto dall’accusa di molestie nei confronti dei vicini

FIUME VENETO. Ha sparato a salve per divertirsi sul terrazzo di casa, a Fiume Veneto, usando delle pistole risultate poi giocattolo. I vicini hanno chiamato i carabinieri e indicato il balcone dal quale avevano sentito provenire i colpi d’arma da fuoco. Erano le 22.30 del 7 marzo 2016.

I militari dell’Arma hanno controllato così l’appartamento, sequestrato le pistole giocattolo e le cartucce e hanno scoperto a casa di Dario Catavere, 40 anni, originario di Napoli e residente a Fiume Veneto, compresse e fiale di farmaci che in realtà non potrebbe possedere. Si tratta di sostanze la cui commercializzazione in Italia non è consentita, come 180 compresse rosa di un anabolizzante sistemico che viene utilizzato in Italia solo per uso veterinario, sei fiale di farmaci che appartengono alla categoria delle gonadotropine e stimolanti dell’ovulazione e infine 8 fiale di un androgeno.

Così il quarantenne di Fiume Veneto si è ritrovato indagato non solo per l’ipotesi di reato di molestie al vicinato (per gli spari a salve), ma anche per ricettazione. Ieri l’epilogo del procedimento penale in primo grado, dinanzi al giudice monocratico Giorgio Cozzarini.

Come ha precisato nella sua arringa l’avvocato Alessia Crapis, difensore d’ufficio, Catavere ha ordinato i prodotti online, ignorando che si trattasse di sostanze proibite. L’imputato non era consapevole di commettere un reato, la tesi difensiva riguardo all’accusa di ricettazione. L’avvocato Crapis ha osservato che il bizzarro episodio degli spari non ha arrecato disturbo al vicinato, visto che non si è trattato di un gesto protratto nel tempo, ma si è ridotto a pochi colpi sparati in aria, senza peraltro mirare ad alcuno. La difesa ha pertanto chiesto l’assoluzione da entrambi i capi d’accusa. Il viceprocuratore onorario Patrizia Cau ha chiesto la condanna a un anno di reclusione e mille euro di multa per la ricettazione e a 500 euro di ammenda per le contestate molestie.

Il giudice ha condannato l’imputato a tre mesi di reclusione e 100 euro di multa per ricettazione di anabolizzanti, riconoscendo la tenuità del fatto a e lo ha assolto invece dall’accusa di molestie al vicinato perché il fatto non sussiste. Il giudice ha ordinato la restituzione a Catavere delle pistole giocattolo. —

I.P.

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