Spaccio sotto la cupola, patteggiano in 4

Gli imputati hanno concordato pene per 13 anni di carcere in tutto. I carabinieri documentarono un migliaio di cessioni



Spaccio sotto la cupola di San Liberale, quattro giovani sacilesi hanno patteggiato complessivamente tredici anni di carcere ieri dinanzi al gup Rodolfo Piccin.

I carabinieri della Compagnia di Sacile hanno stroncato un giro di marijuana e eroina e documentato oltre un migliaio di cessioni in dieci mesi alla fermata dei bus vicino alla chiesa, in stazione ferroviaria, nei garage delle abitazioni degli indagati. Fra i clienti, c’erano anche ragazzini minorenni.

Dopo aver optato inizialmente per il rito abbreviato, hanno scelto poi la strada del patteggiamento. In fase di indagini avevano ammesso le loro responsabilità. Hanno concordato tre anni e otto mesi di reclusione ciascuno Alex Scarpat, 30 anni (avvocato Guido Galletti) e Kujtim Haruni, 26 anni, di nazionalità albanese (avvocato Laura Ferretti). Al primo è stata inflitta una multa di 11 mila euro e al secondo invece di 8 mila euro. Il giudice Piccin ha inoltre ammesso l’espulsione per Haruni a fine pena. In realtà, però, spetterà al tribunale di sorveglianza valutare se espellere dal paese il giovane una volta espiata la condanna.

Jennifer Oliva, 19 anni, ex fidanzata di Haruni, (avvocato Giulia Volpatti) ha patteggiato tre anni di reclusione e 7 mila euro di multa mentre sua sorella Jessica Oliva, 26 anni, già legata sentimentalmente a Scarpat, ha concordato due anni e otto mesi di reclusione e 4 mila euro di multa.

A differenza degli altri tre indagati, che sono in carcere, Jessica Oliva è in obbligo di firma. Haruni era agli arresti domiciliari, ma è evaso per andarea Mestre in treno ad acquistare dell’eroina e così il gip Piccin ha aggravato la misura cautelare. Scarpat per l’indagine sulla droga era ristretto ai domiciliari, mentre è detenuto invece per l’inchiesta sui furti in abitazione. A tutti e quattro i giovani residenti a Sacile è stato contestato lo spaccio di droga anche a soggetti minorenni.

Decine le cessioni attribuite al gruppo. Il quinto indagato, Andrea Giuliano, operaio venticinquenne residente a Sacile, aveva già patteggiato l’anno scorso 2 anni e 2 mesi di reclusione, senza la condizionale.

Il compendio probatorio dell’indagine, coordinata dal pm Monica Carraturo, contemplava anche intercettazioni, sequestri, servizi di osservazione e pedinamento. Nell’arco di dieci mesi i carabinieri della Compagnia di Sacile hanno registrato oltre un migliaio di cessioni a 61 consumatori fra le province di Pordenone e Treviso. I carabinieri hanno scoperto che l’eroina veniva smerciata a 20 euro per 0,5 grammi, mentre la marijuana si poteva acquistare per dieci euro il grammo. —



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