Spaccano la porta per rubare un'auto, ma vengono messi in fuga dall'allarme

PALMANOVA. Hanno tentato di mettere fuori uso l’impianto di antifurto, ma non ci sono riusciti. Il sistema, nonostante il sabotaggio, ha lanciato un segnale che è stato subito raccolto dagli addetti alla vigilanza. È così che nella serata di mercoledì 13 marzo è andato in fumo il piano dei malviventi che avevano preso di mira la carrozzeria Sandrin & Don di Palmanova.
A quanto pare, secondo la prima ricostruzione delle guardie giurate dell’Italpol e dei carabinieri, i ladri avevano “puntato” una Subaru Impreza.
I banditi sono entrati in azione intorno alle 22 in via I Maggio: avevano già forzato una porta e fatto danni all’impianto elettrico e alle apparecchiature dell’antifurto, ma poi sono stati disturbati dall’arrivo della vigilanza e delle forze dell’ordine e hanno dovuto fuggire.
“Nonostante il tentativo di distruzione dell’impianto - ha spiegato Massimiliano Magon, amministratore delegato di Italpol - lo stesso ha inviato la segnalazione prima di essere messo fuori uso. A mio avviso l’auto era l’obiettivo dei ladri che forse volevano usarla per qualche furto più importante, tipo bancomat o altro.
Il valore attuale della vettura, infatti, non è elevatissimo, ma si tratta di un’auto veloce e con buona tenuta stradale. Gli assalti agli sportelli degli istituti bancari in questo periodo sono stati diversi e, a tal proposito - precisa ancora Magon-, con la nostra società di installazione Dome stiamo proponendo nuovi sistemi che hanno come obiettivo quello di impedire ai malviventi di far esplodere il bancomat. Sono sistemi di telecamere in grado di controllare, attraverso la videoanalisi, l’area intorno al bancomat e di rilevare eventuali comportamenti o movimenti anomali. In questo modo è possibile inviare alla centrale della vigilanza un segnale d’allarme più tempestivo,senza aspettare che il bancomat venga attaccato.
Praticamente, quando i ladri iniziano a operare scatta già l’allarme e l’operatore può vedere che cosa sta succedendo. In tal modo, in sostanza, si recuperano secondi e anche minuti utili nell’intervento . C’è poi - conclude l’ad di Italpol - la possibilità di attivare un nebbiogeno: se l’operatore di centrale vede i malviventi in azione, oltre a mandare le pattuglie, attiva anche il generatore di nebbia che impedisce ai ladri di procedere e dunque li induce a fuggire“.
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