Sotto la pioggia a villa Manin per ascoltare i Radiohead - FOTO

La band di Oxford, davvero inossidabile, conquista gli undicimila spettatori. Ma intorno è stato il caos: fango, auto bloccate nei campi, viabilità in tilt
Codroipo 26 Settembre 2012 . Villa Manin Concerto Radiohead . Telefoto Copyright Petrussi Foto Press\Bressanutti
Codroipo 26 Settembre 2012 . Villa Manin Concerto Radiohead . Telefoto Copyright Petrussi Foto Press\Bressanutti

CODROIPO. Una magica serata di fine estate, una location piena di fascino, un’atmosfera che pochi riusciranno a dimenticare, nonostante l’abbondante pioggia caduta fino a pochi minuti prima dell’inizio e il caos inevitabile che ne è seguito per quanto ha riguardato la viabilità, con tanto, tanto fango, automobili bloccate nei campi, disagi e malumori.

Everything in its right place, però Ogni cosa al posto giusto per il live dei Radiohead, l’ultimo grande concerto dell’estate friulana, che ieri ha richiamato a villa Manin undicimila persone. Nei giorni precedenti avevano riempito l’ippodromo Capanelle di Roma, il Parco delle Cascine di Firenze e l’Arena Parco Nord di Bologna: un tour trionfale per Thom Yorke e compagni, che a Codroipo hanno salutato il pubblico italiano con un altro strepitoso e visionario concerto. Ieri a villa Manin è stato montato un palco enorme con dodici maxischermi per proiettare le immagini dei sei musicisti e anche una parete di bottiglie di plastica riciclata, poi usata durante il concerto per amplificare l’effetto di luci e colori: una soluzione originale, adottata anche per sensibilizzare i fan sulla necessità di salvaguardare l’ambiente.

I Radiohead non sono mai scontati nelle cose che propongono. Ogni loro iniziativa è destinata a far parlare di sé. Ecco perché, pur essendo nati come gruppo di nicchia e pur continuando ancor oggi a proporsi come band alternativa, sono riusciti a conquistare milioni di persone in tutto il mondo. Sentendoli dal vivo si comprende il motivo di tanto appeal.

Uno dei principali segreti del loro successo è senz’altro il leader Thom Yorke: una voce acuta, a tratti stridente, che suona come un lamento. Un lamento triste, a tratti rabbioso, in perfetta sintonia con le tematiche affrontate dalla band nel corso della loro quasi trentennale carriera. Ma il Thom Yorke visto in questi giorni in Italia è sembrato meno paranoico, meno malinconico e meno surreale.

Con i capelli insolitamente lunghi e raccolti, ha ballato sul palco, sprigionando energia, facendo però rimanere tutti in religioso silenzio quando ha cantato da solo con la sua chitarra acustica. Ieri sera è salito sul palco insieme a Johnny Greenwood alla chitarra, Ed O’Brien alla chitarra ritmica, Colin Greenwood al basso, Phil Selway e Clive Deamer alla batteria. I Radiohead hanno proposto venticinque pezzi, tratti in particolare dall’ultimo album, The king of Limbs, che dal vivo sono riusciti a rendere decisamente piú caldo, e dai due lavori precedenti, In Rainbows (2007) e Hail to the Thief (2003). Ad aprire il concerto, alle 21.35, è stata Lotus flower, seguita da Airbag, Bloom, Daily Mail, Myxatosis, The gloaming, Separator, Climbing up the walls, Spinning plates/pyramid, Song, Nude Arpeggi, Reckoner, There there, National anthem, Feral, Paranoid Android, How to Disappear, Planet telex, Staircase, Magpie, Street Spirit, Give up the ghost, Everything in its right place, Idioteque.

La loro esibizione è stata preceduta da quella di Caribou, dee jay canadese salito sul palco insieme a quattro altri musicisti, la cui esibizione è stata però guastata dal maltempo. La gran parte dei fan ha preferito rimanere al coperto fino a poco prima dell’inizio del concerto.

Caribou ha comunque fatto ballare gli spettatori prima dell’atteso concerto dei Radiohead. In attesa di ascoltare i loro beniamini dal vivo, i fan hanno potuto anche ricevere maggiori informazioni e firmare la petizione per la campagna di Greenpeace Save The Arctic (contro le trivellazioni selvagge e la pesca industriale attorno al Polo Nord). Anche a Villa Manin era presente Paula, un esemplare di orso bianco polare di grandezza naturale. I Radiohead si sono sempre dimostrati sensibili nei confronti delle campagne ambientaliste e sociali.

Per il concerto di villa Manin, organizzato da Vivo Concerti, in collaborazione con Azalea Promotion, la Regione Fvg, l’Azienda Speciale Villa Manin e l’Agenzia TurismoFvg, è nata anche un’interessante partnership con Legambiente Fvg, presente ieri al concerto per sensibilizzare le persone sul tema della raccolta differenziata.

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