Sos per il parco in rovina di villa Maraini

Martignacco, l’amministrazione ha inviato una lettera a tutti gli enti interessati affinchè si proceda al recupero

MARTIGNACCO. Un parco monumentale della fine dell'Ottocento con 298 piante di pregio catalogate di 21 generi differenti con esemplari di oltre 100 anni di età sta andando in completa rovina a causa dell'abbandono e dell'incuria. Si tratta del giardino storico dell'altrettanto abbandonata e cadente villa Maraini, che si trova nella zona a sud-est del quartiere fieristico udinese, in passato di pertinenza del Cotonificio Cormor e in parte ricadente in un'Area di rilevante interesse ambientale (Aria).

A lanciare l'allarme è l'amministrazione comunale di Martignacco, che ha inviato una lettera a firma congiunta dell'assessore all'ambiente, Massimiliano Venuti, e del sindaco, Marco Zanor. La missiva è stata indirizzata a Udine e Gorizia Fiere, al Ministero per i Beni e le Attività culturali, alla Regione, alla Provincia, al Consorzio di bonifica Ledra Tagliamento, all'Università di Udine, all'architetto Trani (che si era occupata di un primo progetto di riqualificazione) e al Corpo Forestale regionale. Infatti, la Provincia di Udine, nell'ambito della realizzazione del nuovo Orto botanico, «ha programmato la riqualificazione del sito – si legge nella lettera –, vorremmo sbagliarci ma crediamo che, causa i noti vincoli imposti agli enti locali, i tempi dell'intervento potrebbero essere non compatibili ad evitare che il patrimonio arboreo in questione possa essere definitivamente compromesso».

Zanor e Venuti, a nome dell'amministrazione comunale, chiedono quindi ai soggetti interessati di individuare possibili interventi partendo proprio dall'esistente progetto di riqualificazione dell'architetto Elisa Trani e per questo hanno convocato un incontro con tutti i destinatari della missiva per martedì 29 ottobre alle 17.30 nella sala consiliare del Comune, in Villa Ermacora a Martignacco.

«E’ l’ennesima conseguenza negativa del famigerato patto di stabilità – aggiunge il sindaco Zanor - che, in questo caso, impedisce alla Provincia di procedere con l’intervento di riqualificazione. Inoltre quel parco è un raro caso di “mecenatismo ambientale” pensato e voluto dai lungimiranti fondatori, alla fine del diciannovesimo secolo, del cotonificio Cormor e che ancora oggi rimane un esempio di integrazione tra industria e ambiente naturale».

«Si tratta di un parco inserito nel circuito del Botanic Garden Conservation International – aggiunge l'assessore Venuti – che comprende anche viali in ghiaia, alberi ed essenze di rilevanza a livello regionale. Inoltre siamo di fronte a una zona dalle potenzialità dimenticate, sia dal punto di vista turistico, sia della memoria di Udine. Non possiamo stare a guardare mentre tutto questo si sta perdendo irrimediabilmente”.

«Spero che l’incontro di martedì sia utile per trovare una soluzione che permetta un rapido intervento – conclude il sindaco Zanor -, avvalendosi del censimento del patrimonio arboreo eseguito dall’Università di Udine e del progetto di riqualificazione dell’architetto Trani, utile a tamponare il degrado e che possa preservare l’area dall’esposizione e dalla propagazione di incendi».

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