Sono tornati a casa mille soldati dal Libano

Dopo sei mesi di missione sotto l’egida dell’Onu, la brigata Pozzuolo del Friuli ha passato le consegne
Dopo sei mesi di missione in Libano sotto l’egida Onu, terminati il 27 aprile scorso con il trasferimento di autorità alla brigata Granatieri di Sardegna di Roma, tornano a casa i mille uomini e donne della brigata Pozzuolo del Friuli di Gorizia del generale Ugo Cillo. Con loro anche una batteria del 132° reggimento artiglieria di Maniago e uno squadrone del reggimento “Lancieri di Novara (5°)” di Codroipo che avevano supportato la brigata di Gorizia. Alla cerimonia di avvicendamento, tenutasi nella base “Millevoi” di Shama, erano presenti l’ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone del Comando operativo di vertice interforze di Roma e il generale irlandese Micheal Beary, comandante in capo alla missione Unifil, oltre alle autorità politiche e locali del Libano Sud. Martedì 2 maggio invece sono passate le consegne tra il reggimento “Genova Cavalleria (4°)” di Palmanova del colonnello Angelo Di Domenico (uscente) e quello dei “Lancieri di Montebello (8°)” (subentrante) al comando di Italbatt, l’unità di manovra distaccata ad Al Mansouri. Si chiude così “Leonte XXI”, la quinta missione della brigata Pozzuolo – in Libano anche nel 2006, 2008, 2010 e 2013 –, che in sei mesi ha svolto 37 mila e 500 attività operative 24 ore su 24, 4 mila attività congiunte con i colleghi delle forze armate libanesi e realizzato 58 progetti di cooperazione civile e militare a favore della popolazione.

I militari del 32° reggimento carri di Tauriano continuano a lavorare sul territorio del Kosovo, dove, a capo del Multinational Battle Group West, hanno appena portato a termine degli interessanti interventi nel campo della cooperazione civile e militare.

Nella specie, il capitano Marco Romano, direttore dell’infermeria di Campo Villaggio Italia, ha tenuto da marzo lezioni in sei istituti superiori di Peja/Pec, per mettere a conoscenza gli studenti sui rischi che si corrono nel consumare droghe e alcool, ottenendo un grande interesse da parte dei ragazzi. Il progetto è stato concordato con l’assessore all’istruzione Besim Avdimetaj della municipalità, entusiasta di come sia stato utile il ciclo di lezioni. Progetti come questo sono utili per incontrare il favore della popolazione nell’ottica di una pacificazione della regione.

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