Sonego boccia l’ipotesi Fasola al timone del Cro di Aviano

«Per la direzione generale del Cro dico no a nessuna forma di bigamia». Lo sostiene il senatore del Pd, Lodovico Sonego, in visita ieri all’istituto di ricerca e cura della Pedemontana: niente nomi, ma è evidente che boccia l’ipotesi dell’attuale direttore del dipartimento di oncologia dell’ospedale di Udine, Gianpiero Fasola, tra i papabili alla guida dell’istituto. Sonego ha anche invitato la Regione a procedere quanto prima alla redazione del piano oncologico.
Campus. La giornata avianese del senatore è cominciata con la visita al Campus, la cui costruzione è ormai alle battute finali, accompagnato dal direttore generale, Piero Cappelletti, quello scientifico Paolo De Paoli, e dal presidente del Comitato di vigilanza e indirizzo, Michelangelo Agrusti, con cui poi ha affrontato altri temi. «Il Campus – afferma – nasce da un finanziamento di 6 milioni di euro della Regione. La decisione di fare questa operazione fu assunta in una sera di dicembre del 2006 da me e dall’allora vicepresidente della Regione, Gianfranco Moretton». Oggi l’edificio è costruito, rileva il senatore, ma si apre la partita più importante: «La direzione del Cro – spiega – sta già lavorando per la definizione dei programmi, ma è evidente che non può essere una gestione rispetto alla quale la Regione sia estranea, ma si deve impegnare perché diventi un punto di riferimento per lo sviluppo scientifico». Il Campus per Sonego è una opportunità per il mondo sanitario e scientifico provinciale e regionale. La vera sfida, però, è inserire Cro e Campus in un circuito di conoscenze e competenze internazionali.
Piano regionale. «Voglio lanciare un sollecito forte alla Regione affinché si definisca il piano oncologico regionale – afferma Sonego–, non più rinviabile. La riforma sanitaria è un punto fermo e deve prevedere il piano, in cui inserire il Cro come riferimento regionale. Ne parlerò anche con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, perché contribuisca non solo a fare da sponda per la redazione del piano, ma perché ne sia parte proattiva».
Direttore generale. Il senatore del Pd entra nella questione del rinnovo del direttore generale del Cro, che scade a aprile. I nomi in lista secondo i rumors sarebbero Giorgio Simon, attuale direttore della Ass 5 che però potrebbe rimanere al suo posto, l’attuale direttore scientifico Paolo De Paoli, che lascerebbe libera la direzione scientifica di competenza ministeriale, e Gianpiero Fasola, primario dell’oncologia di Udine. Ed è proprio su questa terzo nome che Sonego si concentra, pur non citandolo mai: «A fare il direttore generale al Cro – afferma – deve venire una persona di grande levatura scientifica e gestionale, ma senza conflitti di interesse, non ci deve essere neppure un’ombra. Deve essere in grado di enfatizzare tutte le potenzialità del Cro, deve dimostrare amore per il Cro, ma non vogliamo nessuna forma di bigamia». In questo caso con l’ospedale di Udine. (d.s.)
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