Solo due italiani iscritti alla scuola Dante in centro a Udine

La dirigenza lancia un piano per evitare la chiusura e attrarre bambini madrelingua

UDINE. Su venti nuove iscrizioni, soltanto due sono di bambini italiani. La scuola elementare Dante punta sullo sport per evitare la chiusura e attrarre bambini madrelingua italiani. Un modo per rilanciare le iscrizioni. Un piano dell’offerta formativa studiato ad arte per rimpolpare i ranghi della storica scuola del centro storico.

A due passi da via Gorghi, a settembre saranno venti i nuovi iscritti, di cui soltanto due italiani. Un’emorragia cominciata nel 2010 che non accenna a diminuire. Ma che l’amministrazione e il Comitato scuola Dante sono determinati a combattere.

Perché il naturale bacino d’utenza della Dante è al 60% italiano. Anzi, sono esattamente 40 i bimbi madrelingua italiana e 30 quelli di origine straniera. In questo caso la distinzione è d’obbligo perché «gli stranieri sono in realtà bambini per lo più nati in Italia e che hanno già frequentato la scuola dell’infanzia in città», spiega don Giancarlo Brianti.

Nessuna barriera linguistica quindi. «C’è poi da considerare la ricchezza regalata da culture diverse mescolate in una classe», aggiunge il parroco del Carmine.

Un’esperienza che l’assessore all’Istruzione e insegnante Raffaella Basana ha vissuto da vicino: «Ho insegnato in una classe multietnica – spiega – ed è stato un anno scolastico bellissimo, in cui ho imparato molto. E poi fra i ragazzi si erano sviluppate dinamiche molto interessanti».

In questo senso l’amministrazione «ha pensato di fare è una proposta forte – è ancora Basana –, per valorizzare le risorse di quella scuola. Abbiamo messo a punto in maniera condivisa un piano promuovendo la prima scuola elementare italiana dello sport, con un’ora di attività ludico motorie per favorire la salute, il benessere, gli apprendimenti dei bimbi e valorizzare una scuola storica del centro. Un bel percorso di condivisione che ci ha portati a iniziare questo percorso che si concretizzerà a settembre».

Il progetto “Crescere Sportiva-mente”, esperienza pilota a livello italiano, offre ai bambini udinesi la possibilità di frequentare un innovativo percorso scolastico, basato sulla valorizzazione della motricità già nel primo grado di studi dell’obbligo.

L’iniziativa, realizzata dal Comune di Udine in collaborazione con il comitato scuola Dante, la parrocchia del Carmine, l’associazione Genitori Comunità Educante, la facoltà di Scienze Motorie dell’università di Udine, il Coni, il dipartimento Prevenzione dell’azienda sanitaria 4 “Medio Friuli” e la fondazione Crup, prevede che gli alunni abbiano la possibilità di svolgere almeno un’ora al giorno di attività fisica e almeno tre volte a settimana giochi di movimento o attività di gioco sport.

«L’attività sportiva, oltre a essere salutare, rappresenta uno straordinario strumento di integrazione ed educazione – osserva Basana –. Ritengo che l’adozione di un’ora di attività ludico-motoria quotidiana sia estremamente positiva dal punto di vista dell’ apprendimento e dell’acquisizione di sani stili di vita. Il progetto pilota, che gode di un ampio sostegno del mondo dello sport, della sanità, dell’università e dell’associazionismo, potrà rappresentare un modello da replicare anche attraverso la collaborazione con le diverse realtà territoriali».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:immigrazione

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto