Slogan sugli stupri, dopo il Kursaal la Questura chiude per 15 giorni il Jonny Luanie

SAN DANIELE. Dopo il Kursaal di Lignano Sabbiadoro la Questura di Udine ha notificato neln pomeriggio di sabato 27 giugno, il provvedimento di chiusura per 15 giorni per il Jonny Luanie di San Daniele del Friuli, ristorante di proprietà di Carlo Dall'Ava, padre di uno dei ragazzi coinvolti nella vicenda.
Il 15 giugno scorso un gruppo di ragazzi aveva trascorso la serata all’interno del locale, per festeggiare il compleanno di uno di loro, indossando per tutto il tempo delle t-shirt con la scritta “Centro Stupri”, visti dagli altri clienti e dal personale di servizio ai tavoli. Gli stessi qualche giorno dopo continuavano i festeggiamenti in una discoteca di Lignano Sabbiadoro prenotando un tavolo a nome dello stesso “centro”.
La proprietà del Jonny Luanie, tramite l'avvocato Maurizio Miculan, fa sapere che non impugnerà il provvedimento della Questura di Udine. "Molto ci sarebbe da dire nel merito della vicenda e molto verrà detto in quella che ritengo - continua il legale - essere la sede naturale per trattare la questione ovvero in sede penale. Ogni tipo di impugnazione del provvedimento verrebbe decisa solo a sospensione scaduta per cui l’azienda ha deciso di dare esecuzione allo stesso nel pieno rispetto della legge".
L’attività investigativa, svolta in primis dal personale della Digos e della polizia postale, punta ad approfondire quanto accaduto nella notte di sabato 20 giugno al Kursaal ma anche in altri due locali. Gli investigatori stanno passando al setaccio anche tutti i post e i video diffusi dai ragazzi prima e dopo il loro incontro lignanese.
Oltre alla targhetta “Centro stupri”, ben in vista sul tavolo della discoteca, il gruppetto aveva anche stampato la stessa scritta su alcune t-shirt indossate, qualche giorno fa, in occasione di una festa di compleanno organizzata al Jonny Luanie di proprietà del papà di uno di loro ed esibite come un trofeo. Anche in questo caso le foto erano finite sui social network. Va detto che, come confermato dalle indagini, sabato sera, all’interno della discoteca lignanese, invece, le magliette in questione non erano state indossate dai ragazzi.
Per approfondire la vicenda
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto