Sirio Corai intanto tace davanti al gip

Ha affrontato ieri l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari Alberto Rossi, Sirio Corai, 19 anni, di Pordenone (in foto), ai domiciliari da lunedì per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti; assistito dall’avvocato Franco De Robbio, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’indagine “Rebels”, traduzione inglese di ribelle, era stata condotta dai carabinieri di Aviano. Hashish e marijuana, da 2 a 7 grammi alla volta, sarebbero stati ceduti per 10 euro dall’ex studente del Leopardi-Majorana. Durante la trattativa, però, il giovane avrebbe proposto anche lsd in formato francobollo e pasticche di ecstasy per 5 euro in più. Una trentina gli assuntori identificati e segnalati alla prefettura, molti minori e molti studenti di “buona famiglia”. Ad alcuni genitori è caduto il mondo addosso quando hanno saputo dei giri border line: davano i soldi in fiducia, per la merenda. Pensavano che i figli fossero in luoghi sicuri, durante il giorno, e, in effetti, lo sarebbero stati: dopo la scuola, però, bastava fare una telefonata e puntare alla stazione ferroviaria, al parco San Valentino o al parchetto del Centro studi e l’affare era fatto.
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