«Siamo soddisfatti dei cinque anni e degli studi scelti»

I commenti tra i ragazzi che stanno per finire le superiori. «Alcune materie ci sono piaciute, una scelta azzeccata»

UDINE. La maggior parte dei maturandi udinesi sceglierebbe nuovamente la stessa scuola. Qualcuno, forse, non ripercorrerebbe il medesimo indirizzo o cambierebbe qualcosa nel piano di studi ma, in generale, gli studenti sono abbastanza soddisfatti delle scuole che hanno frequentato.

A pochi giorni dall’inizio dei sempre temuti esami di maturità, diversi studenti, intervistati ieri all’uscita di alcuni istituti e licei del Centro studi, hanno confermato che, potendo tornare indietro alla terza media, ripercorrerebbero lo stesso percorso.

Ne è convinta Aurora Casco, dell’indirizzo Rim dello Zanon: «Questa scuola mi è piaciuta e sono contenta di averla scelta, anche perché con il diploma in mano posso cercarmi un lavoro in qualche azienda. Non credo proseguirò gli studi – aggiunge – e quindi è stata in grado di offrirmi anche questa opportunità». Appassionata di economia, si è nel frattempo innamorata dello spagnolo – aiutata anche da un’esperienza all’estero – e comunque non ritornerebbe sui suoi passi.

Dello stesso avviso il collega Luca Candolini, che dal Rim è poi passato alla sezione che si concentra sui sistemi informatici. «Questa è stata una scelta azzeccata e sono decisamente soddisfatto. Economia aziendale è stata la mia materia preferita – commenta – e anche io mi iscriverei nuovamente in questa scuola, in cui mi sono trovato bene».

Luca, che proseguirà gli studi, aggiunge anche che gli stage sono molto importanti e che permettono di imparare sul campo quello che sui libri non si riesce ad apprendere. Anche i “vicini” liceali del Marinelli sono contenti: Marco Mulatti e Riccardo Pensa approvano la scuola.

«Sono molto contento per la preparazione completa che offre questo liceo rispetto agli altri scientifici della città – sono le parole di Marco –. È il miglior istituto di Udine, a mio avviso, e lo consiglio anche per l’ambiente che si crea». Unico appunto, confessa, «un maggior tempo da dedicare alla pratica e più sostegno agli “sportivi”, tipo non essere interrogati il lunedì».

Questi per Marco gli unici difetti della scuola, che offre, ribadisce, una preparazione completa con professori molto competenti e preparati. Anche il compagno di studi Riccardo giudica stimolante l’ambiente, «aspetto da non sottovalutare e che non si trova in altre scuole, come emerge parlando con i miei coetanei. È un istituto che riesce a coinvolgere e dare una preparazione competa – aggiunge – e la forma mentis per approcciarsi a ogni tipo di laurea.

L’unica pecca è che abbiamo frequentato troppo poco i laboratori». Vincenzo Falco e Davide Romano, dell’indirizzo di informatica e telecomunicazioni del Malignani, sono invece rimasti insoddisfatti: «Ci aspettavamo di meglio, soprattutto in alcune materie, in cui dovevano essere approfonditi di più alcuni argomenti. In questo “scuole aperte” – concludono – non dovrebbe illudere i ragazzi che si devono iscrivere, spiegando meglio il lavoro che si affronterà nel percorso didattico».

Un’altra ragazza, che preferisce non lasciare il nome, conferma di aver sempre amato le lingue ma di aver infine optato per lo scientifico per la preparazione più completa. «Nulla da dire sulla scuola – assicura –, che offre un’ottima preparazione, ma io ero più portata per le lingue e forse avrei dovuto tenerne conto invece di sottopormi a tutte queste ore di matematica».

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