Si riparte col treno storico Festa inaugurale a Maniago
Una locomotiva a vapore trainerà oggi il convoglio con carrozza presidenziale Domani la ripresa del regolare servizio lungo la linea dopo 5 anni e mezzo di stop

MANIAGO. Un sogno lungo cinque anni e altrettanti mesi oggi diventa realtà: la storica ferrovia Sacile-Gemona torna a vivere, con l’inaugurazione intanto del tratto Sacile-Maniago. Era il 6 luglio 2012 quando lungo la linea, in località Monteli a Meduno, a causa di una frana è deragliato un Minuetto. Il servizio ferroviario è stato quindi sospeso. Subito è partita una mobilitazione generale che ha unito due provincie: Pordenone e Udine. Pendolari, Regione, Comuni, Province, associazioni e appassionati sono scesi in campo con l’unico obiettivo di fare riaprire la ferrovia Pedemontana. A gennaio 2013 il caso è sbarcato persino nella capitale, nella commissione paritetica Stato-Regione. A luglio dello stesso anno, la governatrice Debora Serracchiani si è impegnata a verificare la possibilità di riaprire almeno il tratto Sacile-Maniago. Ci sono voluti altri quattro anni e mezzo, con tanto di studio di fattibilità e lunghe valutazioni, per tradurre in realtà quest’ultimo progetto per cui oggi si taglia il nastro.
Il grande giorno è arrivato, anche se quello odierno è solamente un primo passo verso la riattivazione del servizio lungo tutta la linea, in programma il prossimo anno, come annunciato lo scorso luglio a Maniago dalla presidente della Regione e dall’assessore ai Trasporti Maria Grazia Santoro. Tempo di inaugurazione, dunque, nella mattinata odierna: a percorrere i binari sarà un treno storico messo a disposizione dalla Fondazione delle Ferrovie dello Stato. Una locomotiva a vapore di costruzione austroungarica, con carrozze storiche Centoporte, carrozza presidenziale e bagagliaio che consentirà l’eventuale trasporto di biciclette, come ha fatto sapere il direttore della Fondazione, Luigi Cantamessa.
Il programma prevede il ritrovo a Sacile alle 9.45 e alle 10 la partenza del treno per Maniago. Tre le stazioni nelle quali sosterà il convoglio prima di giungere nella città del coltello: alle 10.12 a Budoia-Polcenigo, alle 10.37 ad Aviano e alle 11.04 a Montereale Valcellina. Alle 11.30 l’arrivo a Maniago, dove il treno sarà accolto da Filarmonica e bambini della scuola elementare del capoluogo. Quindi un momento inaugurale con le autorità e alle 13 la ripartenza per raggiungere Sacile. Sul volantino di promozione dell’evento si parla di “Una ferrovia per il territorio”, prova tangibile del fatto che l’infrastruttura viene considerata strategica per lo sviluppo di un’ampia area.
Lasciata alle spalle l’inaugurazione, domani si partirà col vero servizio lungo la linea: la prima corsa del Minuetto partirà da Maniago alle 5.52 e arriverà a Sacile alle 6.26. Dal comune in riva al Livenza, invece, il via ai convogli è fissato alle 6.34, con arrivo nella città del coltello alle 7.08. Il banco di prova è rappresentato dalla risposta degli utenti che decideranno di servirsi del treno, dopo anni di stop. Un riscontro di cui si dovrà tenere conto anche per apportare eventuali migliorie ai nuovi orari in parte criticati e, come sostengono alcuni esponenti della politica, per capire se gli investimenti sono stati azzeccati. Per recuperare la tratta Rfi ha speso 17 milioni. Con 850 mila euro la Regione ha provveduto a sostenere il recupero turistico delle stazioni di Sacile, Gemona e Cavasso. Altri fondi arriveranno per gli immobili di Maniago, Meduno e Montereale Valcellina. La Regione sostiene pure il costo per il funzionamento della linea, da 2,5 milioni di euro l’anno. Oggi si pensa a festeggiare, da domani si inizieranno a tirare le somme.
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