Si muove la Base Usaf dopo il rogo di Cordenons

CORDENONS. E’ la solidarietà a dominare nella vicenda della residenza “Parco3”, il condominio di quattro piani di via Cortina a Cordenons il cui tetto, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, domenica sera è andato bruciato dalle fiamme. Parliamo della solidarietà manifestata dal generale di brigata Scott J. Zobrist, comandante del 31mo Fighter Wing di stanza nella base Usaf di Aviano e di quella tra condòmini.
«Nelle difficoltà che ora dobbiamo affrontare – fa notare l’amministratore condominiale Luigi Lenarduzzi – è bello constatare che l’aiuto, oltre che durante l’incendio, c’è tutt’ora». Tra i primi gesti concreti di vicinanza, quello che martedì è arrivato dalla base Usaf. L’appartamento da cui è divampato l’incendio (presumibilmente dal caminetto barbecue del terrazzo o dalla stessa canna fumaria) è infatti affittato a un giovane aviere americano, in casa nel momento del fatto e ora traferitosi in base. «Il sindaco Mario Ongaro – racconta l’amministratore – mi ha riferito di avere ricevuto la telefonata del comandate che ci teneva a manifestare la solidarietà della comunità americana alle famiglie del condominio e che – aggiunge – avrebbe messo a loro disposizione l’ufficio legale della base. Un gesto che tutti hanno apprezzato».
Oltre all’appartamento dell’aviere, messo sotto sequestro dalla procura di Pordenone che ora indaga per incendio colposo, due dei quattro attici inagibili sono appartamenti in cui vivono rispettivamente Michele Bertolo, che ha trovato ospitalità da un amico, e i coniugi Giuliana e Rolando Zanussi. «Per questi giorni i signori – fa sapere Lenarduzzi – sono ospiti dei figli, ma già sabato dovrebbero entrare in un appartamento al terzo piano della stessa residenza». Anche qui la solidarietà: è stato il proprietario che, dato che il locale è ammobiliato e al momento sfitto, si è offerto di darlo temporaneamente in uso all’anziana coppia. «Questa sera (ieri per chi legge n.d.r.) inoltre – aggiunge l’amministratore – in assemblea di condominio proporrò di deliberare la compartecipazione tra tutti i condomini delle spese d’albergo che quattro famiglie hanno sostenuto domenica notte». C’è infine l’emergenza della ricostruzione. «Attendiamo il dissequestro dei locali – anticipa Lenarduzzi – dopo di che partiremo con i lavori. L’assicurazione è indicizzata per cui coprirà tutti i costi. Quanto agli interventi, l’intenzione è di farli eseguire da tutte le ditte della zona che a vario titolo 16 anni fa hanno costruito il condominio». Anche di questo si è parlato ieri in assemblea.
Milena Bidinost
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