Si barrica in casa, crea delle barriere all'esterno e lancia oggetti contro i carabinieri: i militari fanno irruzione dopo ore di trattative

Carabinieri, vigili del fuoco, vigili urbani e amministrazione comunale di San Vito al Tagliamento sono stati mobilitati alle tre e mezza della notte per un uomo barricato nella propria abitazione.
I vicini hanno allertato le forze dell’ordine intorno all'una e mezza: urlava e aveva messo la musica a tutto volume. Già il pomeriggio precedente aveva protestato per infiltrazioni di acqua piovana nell’appartamento, problema però che era stato sanato già sabato.
L’uomo, 46 anni, ha lanciato i materassi dalla finestra e li ha delimitati con sedie e nastro segnaletico e ha appeso due striscioni di protesta alle finestre.
In uno ha scritto con lo spray “vergogna politici”, nell’altro frasi sconnesse. Ha gettato la sua mascherina per l’ossigeno e un posacenere verso i carabinieri, senza però colpirli.
Quindi ha proferito minacce: sarebbe finita male se avessero cercato di entrare. I militari dell’Arma hanno subito chiamato il negoziatore per gestire la situazione.
Nel frattempo hanno chiuso il gas dell’alloggio, per precauzione. Una delle preoccupazioni dei soccorritori era che potesse usare le bombole di ossigeno che aveva in casa (soffre di patologie respiratorie).
Le trattative sono durate sei ore. Pochi minuti dopo le 10 l’uomo, a torso nudo, si è affacciato a una finestra e ha visto i carabinieri che attendevano il momento propizio per fare irruzione, muniti di casco e giubbotto antiproiettile.
I militari dell’Arma sono entrati. Dall’esterno si sono sentiti rumori di colluttazione e oggetti infranti. L’uomo si è tranquillizzato ed è stato portato via in ambulanza.
La sua posizione è al vaglio dei carabinieri.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto