Sì al progetto “Treni storici” ma la stazione non c’è più

L’adesione costa 500 euro. La Pinzano-Casarsa venne soppressa nel 1967 Il Comune: opportunità turistica al passaggio dei convogli a Pinzano e Travesio



L’ultima volta che un treno passò per Spilimbergo ormai se lo ricordano in pochi. Come minimo sono passati trent’anni visto che la vecchia stazione ferroviaria andò in pensione nel 1987 quando chiuse anche al passaggio delle merci seppure, di fatto, fu soppressa al traffico passeggeri a causa della chiusura del tronco Pinzano-Casarsa già nel 1967. Tuttavia il pensiero romantico di associare il passaggio del treno alla città del mosaico a qualcuno è rimasto e di quello che rimane pur sempre un sogno l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enrico Sarcinelli, ha deciso di farne un’opportunità.

Per questa ragione l’esecutivo ha deciso di deliberare un atto di indirizzo con cui aderire, per il 2019, all’iniziativa “Treni storici” strettamente collegata alla linea ferrovia pedemontana Sacile-Gemona, riattivata lo scorso anno dopo sei di chiusura causata da una frana e, a sua volta, inserita dalla Fondazione Fs nel progetto nazionale con finalità turistica “Binari senza tempo”.

Un’adesione che alle casse dell’ente locale costerà 500 euro e che può rappresentare un ritorno di immagine. Ricordando che «a partire dal 2018 la Regione ha previsto attività di programmazione e realizzazione dei servizi con materiale storico lungo la linea Sacile – Gemona situata in aree di particolare pregio naturalistico e che tale iniziativa ha conseguito significativi risultati in termini di affluenza», viene da sé che, a fronte di una spesa minima, il Comune avuta la proposta da Sacile, capofila del progetto per la Destra Tagliamento, e soprattutto avuta conferma «che la Regione e la Fondazione Fs hanno riconfermato l’interesse ad attivare anche per il 2019 un programma di servizi ferroviari realizzati con materiale storico attraverso 26 corse di andata e ritorno (di cui 16 sulla Sacile-Gemona) finalizzati a sostenere il turismo per valorizzare i contesti naturalistici, enogastronomici, culturali e sportivi dei territori che saranno coinvolti e attraversati dalla tratta ferroviaria» abbia deciso di aderirvi.

Una vetrina da sfruttare nelle occasioni in cui il treno storico toccherà le stazioni più vicine, Pinzano e Travesio in particolare. Altro discorso aperto è invece quello legato al recupero e alla conversione in pista ciclabile dell’ex linea ferroviaria Casarsa-Pinzano. Una proposta che all’amministrazione Sarcinelli piace al pari di tutte le amministrazioni comunali interessate al passaggio dell’ex tratta, in tutto una trentina di chilometri di binari aperta nel 1912 e la cui dismissione risale al 1967. Sono interessate le amministrazioni comunali di Pinzano, Spilimbergo, San Giorgio della Richinvelda, San Martino, Valvasone Arzene e Casarsa. Un passaggio di proprietà oneroso per le municipalità considerato che Ferservizi aveva fissato il prezzo per le aree da cedere, con esclusione degli alloggi lungo la linea, in 5 milioni 400 mila euro. Costo proibitivo. —



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