Sgarbi: «Ho avuto tre amori a Sacile...»

Il professore scatenato dietro le quinte allo Zancanaro. «Sono state passioni, meglio non fare nomi»

SACILE. Grande Sgarbi allo Zancanaro, sabato sera all’incasso sul palco di applausi di 600 fan pronti a spellarsi le mani, per il “suo” Michelangelo e grande mattatore dietro le quinte.

Istrionico, illuminista fuori dal tempo, provocatore e felliniano svagato nell’amarcord di fughe d’amore nel Giardino della Serenissima per ragioni d’arte e di cuore negli anni Novanta ( «Ricordo bionde sacilesi... vabbè il tempo passa», scherza Sgarbi).

Si è concesso ai ricordi e agli affondi politici mentre in città la corsa al voto comunale amministrativo 2018 conta 13 giorni: è un ciclone. Risultato: Sgarbi prenotato per la stagione teatrale 2019 allo Zancanaro con un altro genio alter-ego del professore, Leonardo.

Sgarbi a Sacile per la “lectio magistralis” su Michelangelo e quello che resta è l’effetto dell’arte che serve – ci insegna il professore a «fare sentire meglio le anime». Discusso, amato e, va da sé, odiato, il Vittorio nazionale porta in tournée per l’Italia lo show dedicato a Michelangelo e incanta. In 150 minuti l’immersione in apnea nell’arte del Buonarroti, che Sgarbi narra con il contrappunto musicale di Valentino Corvino e le grandi icone del visual artist Tommaso Arosio. Dopo l’altro Michelangelo (Merisi), il Caravaggio, c’è il genio del Buonarroti del Rinascimento che funziona come un classico di sempre, capace di appassionare come una rock-star. Poi la star è lui, Sgarbi che riparte dal Rinascimento e alla fine, l’arte è meglio del Prozac per tirare su l’anima dalle crisi della vita.

Per chiudere il cerchio, l’amarcord degli amori di 30 anni fa. «Si chiamava... carina e appassionata d’arte: a Sacile tre amori in tutto – Sgarbi non ricorda i nomi –. La seconda era bionda e mi raggiungeva a San Vito al Tagliamento... la terza non ricordo granché, se non la passione». Perdonato. Che dire sulla politica che divide Forza Italia dalla coalizione di centrodestra con due candidati sindaco? «Sacile è lo specchio di quello che succede o succederà pure in altre città – dice Sgarbi –. Forza Italia non si è rinnovata come la Lega che si è smarcata da Bossi».

Fuori dallo Zancanaro la protesta di Ida Peschiuta con altri attivisti M5s. «Sgarbi maleducato – ha detto la grillina – e diseducativo».

Il professore non perde la calma. «Sono iper educativo – è stata la battura del critico d’arte – e poi è stato Grillo a insultare Napolitano, Veronesi, Berlusconi e altri. Pasolini in Petrolio che parolacce usa?». La cultura a Sacile? «Un grande festival: per Pasolini e gay». (c.b.)

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