Sfilata per dire no alla violenza di genere
Spilimbergo, un centinaio di donne ha indossato abiti da sposa retrò. Ricordo di Michela Baldo

SPILIMBERGO. Gli abiti da sposa di mamme, zie e nonne per dire no alla violenza contro le donne. Sono quelli indossati da un centinaio di rappresentanti del gentil sesso che ieri, nel cuore di Spilimbergo, si sono prestate a fare da indossatrici per un giorno partecipando a “Le spose di ieri”, iniziativa contro la violenza di genere promossa dalla Pro Spilimbergo per ricordare Michela Baldo, la giovane spilimberghese uccisa lo scorso giugno dall’ex fidanzato.
Fra due ali di folla – almeno un migliaio i presenti che, pur non di perdere l’occasione di esprimere la loro solidarietà a ricordo di Michela e di tutte le donne vittime di violenza, hanno sfidato le ore più calde del pomeriggio – ragazze e donne residenti in città o nei comuni vicini, vestendo abiti di sposa retrò, hanno sfilato dinanzi ai genitori della sfortunata concittadina, Flavio Baldo e Annamaria Sguerzi, lungo piazza Garibaldi e corso Roma, coordinate dalla volontaria della Pro Spilimbergo Adriana Bardelotto e acconciate e truccate da professioniste del settore con attività nel mandamento spilimberghese: Silvana Ripamonti, titolare di Top Hair acconciature, Tecla Terrusi di Salone Capogiro, Gabriella Buosi di Salone Gabri (tutte e tre con bottega a Spilimbergo), Angelica Montagner, titolare di Salone Revolution di Lestans, assieme alle estetiste Fabiana Marcuzzi del centro estetico In punta di piedi di Spilimbergo e Marina Tonelli del centro estetico L’angolo della bellezza di Carpacco. Proprio le organizzatrici, accanto alle “spose” in abito retrò, sono state le vere protagoniste dell’iniziativa, ricevendo l’applauso caloroso del pubblico e le congratulazioni per l’opera meritoria prestata gratuitamente. L’amministrazione comunale era rappresentata dal sindaco Renzo Francesconi e dall’assessore alle pari opportunità Ester Filipuzzi. Presenti anche la consigliera comunale Gabriella Ius, il consigliere regionale Armando Zecchinon, l’assessore alle pari opportunità del Comune di Pordenone, Guglielmina Cucci, e una rappresentanza della comunità marocchina residente in città che ha offerto dolci tipici al pubblico.
La sfilata è stata preceduta a palazzo La Loggia da un convegno sul tema “Questo non è amore” che ha visto come relatori Maria De Stefano, presidente dell’associazione Voce donna, cui andrà il ricavato della raccolta fondi legata alla manifestazione, e Nicola Manucci, presidente di In Prima persona. Uomini contro la violenza sulle donne.
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