Sexy truffe, “tradita” dal telefonino
È rimasta in silenzio davanti al giudice Clara Miotto, 35 anni, indagata per una serie di truffe ai danni di anziani e per quattro episodi di indebito utilizzo di carte di credito. Miotto, difesa di...

Una donna con il telefonino, in una foto d'archivio. ANSA/FRANCO SILVI
È rimasta in silenzio davanti al giudice Clara Miotto, 35 anni, indagata per una serie di truffe ai danni di anziani e per quattro episodi di indebito utilizzo di carte di credito. Miotto, difesa di fiducia dall’avvocato Alessandro Magaraci, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia ieri mattina dinanzi al gip Monica Biasutti.
Resta in carcere, pertanto, la giovane pordenonese. È questa la misura cautelare disposta dal gip Biasutti, che ha ravvisato la pericolosità sociale della donna nell’ordinanza.
I fatti risalgono al periodo compreso fra luglio 2013 e ottobre 2017. Gli inquirenti ritengono che la donna abbia spillato complessivamente 130 mila euro a 17 anziani (70 mila soltanto a uno di essi, un 69enne di Pordenone) dopo aver carpito la loro fiducia o averli sedotti. In un caso, invece, la vittima del raggiro era un’anziana.
Come hanno fatto i carabinieri di Pordenone a risalire a Miotto? In alcuni casi la 35enne di Pordenone ha lasciato alle vittime del raggiro il numero dell’utenza cellulare a lei intestato.
In altri casi è stato effettuato il riconoscimento fotografico, sulla scorta della precisa descrizione fornita dalle parti offese. L’inchiesta è ancora nella fase delle indagini preliminari.
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