Serata di stelle: Stu Larsen e poi il grande Passenger

A Sexto’nplugged con un doppio concerto stasera

PORDENONE. Incursione nel new folk stasera alle 21.15 per Sexto’nplugged con un doppio concerto che vede sul palco l’australiano Stu Larsen, che fa da spalla con il suo opening act a Mike Rosemberg, conosciuto al grande pubblico come Passenger, stella di punta della serata.

In effetti, pur se Rosemberg nasce e cresce in Inghilterra, a Brighton & Hove, nell’East Sussex per l’esattezza, le sonorità che riempiono la penultima serata di Sexo ’nplugged - il festival terminerà il 25 luglio con Patrick Wolf e Anna Calvi - sanno molto di Oceania e nuove contaminazioni.

Già da Stu Larsen, per esempio, che approda in Italia con Vagabond, un lavoro registrato a Sydney insieme ad una serie di compagni musicisti - tra questi Passenger nel coro e chitarra, Tim Hart dei Boy & Bear e un quartetto d’archi e banjo.

L’album contiene racconti di viaggio: ricco di canzoni sorprendentemente semplici, irresistibilmente belle, raccontano le storie della gente che il cantautore ha incontrato nei continenti attraversati.

Stu Larsen è in tour dal 2010, da quando ha deciso di avventurarsi oltre la sua nativa Australia viaggiando come supporter del suo grande amico Passenger. Il successo globale di Passenger ha portato Stu Larsen in tour per il mondo, in un viaggio durato molto più a lungo di quanto si fosse immaginato.

Grazie al successo incredibile registrato da, Let Her Go, hit di debutto di Passenger, al punto da sconvolgere tutti, compreso lo stesso Mike Rosenberg, che fino tre anni fa non avrebbe mai neppure immaginato che la sua vita sarebbe cambiata tanto velocemente.

Nel 2014 la sua Let her go , tratta da All the Little Lights del 2012, un milione 500 mila copie vendute, si è aggiudicata un Independent Music Award, è apparsa in uno spot pubblicitario durante il Superbowl, ha ricevuto una nomination ai Brit Awards come singolo dell’anno, ed è arrivata in testa alle classifiche di oltre 20 paesi diventando una hit in tutta Europa.

La fama non ha cambiato Rosenberg: il suo secondo lavoro, Whispers , è stato registrato nel piccolo studio di Sydney dove aveva registrato il precedente disco di platino, All The Little Lights, con lo stesso co - produttore, Chris Vallejo, e molti degli stessi musicisti.

A proposito del nuovo disco il cantautore dice: “Whispers è senza dubbio l’album più ottimistico che io abbia mai fatto” e ci spiega perché: «E’ piuttosto cinematografico. Ci sono un sacco di grandi storie e grandi idee. Ci sono anche alcuni momenti cupi che trattano di solitudine e di morte, ma non sarebbe un album di Passenger, senza quelli. Per lo più, però, è un album molto positivo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto