Sempre di più le donne a volto coperto a Pordenone

Non solo il velo. Pordenone si scopre sempre più città in cui le donne migranti di religione islamica girano con il volto quasi completamente coperto, con un velo che lascia loro liberi solo gli occhi, con un velo che ricorda il concetto del niqab. Donne che si muovono da sole o donne che girano rigorosamente in compagnia dei mariti, che camminano di solito davanti a loro.
Questa manifestazione culturale genera reazioni diverse nei pordenonesi – è uno dei tanti fatti che genera dibattito anche sui social –, ma è soprattutto un elemento che dovrebbe portare a ragionare, in modo laico, sul ruolo delle donne immigrate e sul loro reale coinvolgimento nella vita del Paese in cui vivono con la loro famiglia.
Pordenone è una città in cui la convivenza tra culture diverse è stata costruita con pazienza e fatica, ma in cui molte questioni restano aperte: quella dei diritti delle donne immigrate è una di quelle centrali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto