Sempre di corsa, ma in casa: 21 chilometri in meno di 2 ore
sacile
Di corsa nel corridoio, tra i divani e sul tapis roulant: “Io corro in casa” è il motto di tanti podisti a Sacile. «Sono bloccate le corse all’aperto e ci arrangiamo a casa – dice Adriano Antoniolli in allenamento privato – su piccoli circuiti che sfruttano i collegamenti tra stanze, scale e corridoi». La prestazione nel circuito “del criceto”, in via Marchesini, è stata di un’ora e 55 minuti per 21,12 chilometri percorsi: 1.140 le calorie bruciate.
Gli appassionati delle lunghe distanze alternano le loro performance su tapis roulant, giardini e corridoi. «Corriamo come i criceti – è la battuta di Antoniolli – ma con buone prestazioni, viste le circostanze, su una distanza come la mezza maratona, corsa in meno di due ore».
L’appello dei runner è sempre quello di stare in casa, anche se è un sacrificio per chi è abituato a macinare chilometri. «Il modello è quello del cinese in quarantena che spopola sul web – segnalano altri runner sacilesi –. Pan Shancu ha corso in casa 66 chilometri in 6 ore e 41 minuti, facendo avanti e indietro nel corridoio».
Ognuno si organizza come capita, tappati in casa nella paralisi degli spostamenti imposti dalla pandemia del coronavirus. I maratoneti “di razza” non rinunciano alla corsa, anche intorno al letto e avanti e indietro tra i divani: l’unico rischio è quello di fare girare la testa a mogli e figli.
«Alla corsa pochi rinunciano – sostiene Antoniolli – perché è un bisogno fisiologico. Il sogno è quello di tornare agli allenamenti all’aperto, o in palestra, alla fine della pandemia. Ma per adesso corriamo in casa».–
C.B.
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