Sella Nevea, provocano una valanga e scappano Foto

CHIUSAFORTE. Tragedia sfiorata nella tarda mattina di ieri a Forca della Val, a quota 2.352 metri sul versante in battuta di sole, sopra Malga Cregnedul. Una valanga partita sotto gli sci di due sci alpinisti che si sono defilati senza preoccuparsi minimamente di chi poteva essere stato travolto, ha investito tre altri sci alpinisti che si trovano più in basso.
Fortunatamente, questi, dopo essere stati travolti e trascinati 200 metri più a valle, sono riusciti a liberarsi da soli dalla neve non eccessivamente pesante. Sia uno sloveno, che si è poi allontanato e sceso a valle da solo, tant’è che non è stato possibile identificarlo, sia i due italiani, Rita Madotto, classe ’77, residente a Tavagnacco e Federico Luigi De Concini, classe 76, residente a Montagne (Trento), oltre allo spavento per la brutta avventura, non hanno riportato lesioni. Mentre, un quarto sci alpinista è riuscito per poco a evitare d’essere travolto allontanandosi dalla linea di caduta della valanga e ha perso solo uno sci. A
ltri scialpinisti hanno immediatamente effettuato le prime ricerche con l’apparecchio Artva e sul posto, allertate verso le 11.45 da uno scialpinista del posto, sono anche giunte le unità cinofile elitrasportate dall’elicottero della Protezione civile e le squadre di soccorritori della Cnsas di Cave del Predil e della Guardia di Finanza di Sella Nevea, che poi hanno provveduto alla bonifica dell’accumulo valanghivo con l’aiuto di più sistemi (Artva e Recco). Un’operazione che è stata indispensabile per potere escludere la presenza di altri travolti.
A quel punto, trascorse quasi due ore, gli elicotteri della Protezione civile e del 118 di Udine (riportati a valle le unità cinofile e i soccoritori), l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore e l’ambulanza del 118 di Tarvisio, che erano pronti a intervenire in caso di urgente necessità, sono potuti rientrare alle loro basi. Dalla ricostruzione dell’accaduto è dunque emerso che la valanga è stata provocata dal passaggio di due sciatori che scendeva lungo il canale in cui era presente un accumulo di neve ventata. Addirittura i due avrebbero sciato sulla valanga per poi dileguarsi senza prestare i dovuti soccorsi.
Purtroppo, non è stata possibile la loro identificazione e di conseguenza sono in corso accertamenti da parte delle forze di polizia per risalire a loro (a Sella Nevea sono intervenuti anche i Carabinieri di Tarvisio). La splendida giornata di sole, e un pericolo di valanga del 2° grado (moderate possibilità), hanno attirato nella zona di Sella Nevea centinaia di sci alpinisti, ma anche in tutte le Alpi Giulie c’è stata una elevata frequentazione, considerando che ieri sono stati in centinaia a salire al Monte Lussari per il sentiero del Pellegrino. P
articolarmente frequentati tutti i classici itinerari dei gruppi del Montasio e del Canin. Ed è proprio con l’alto numero di presenze che aumenta anche il rischio che si verifichi un evento valanghivo, anche non in presenza di condizioni a grande rischio di distacco di neve, provocato dagli stessi sciatori, come è accaduto a Forca della Val, un passaggio, tra il Modeon dal Buinz e Cima Cregnedul.
Comunque, il livello 2 non esclude che non possano verificarsi distacchi, in quanto questi possono dipendere anche dalla elevata pendenza dei declivi e da situazioni particolari della neve e quella ventata è altamente insidiosa se poi viene anche “tagliata” dagli sci ecco che, a detta degli esperti, è normale che si verifichi la valanga. Particolarmente utile l’iniziativa, in atto durante la stagione invernale e attuata dal Corpo Nazionale del Soccorso Alpino del Friuli Vg, in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, che effettua un servizio di pronto intervento con le proprie unità cinofile da valanga nel fine settimana e nei periodi estivi, servizio ha base presso la piazzola Edilfriulia di Tolmezzo.
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