Sedegliano, preoccupa la crisi della Mazale Costruzioni

SEDEGLIANO. «Celebriamo i nostri 40 anni di attività, mantenendo e cercando di mantenere il più possibile l’occupazione» afferma Alberto Zanin oggi titolare assieme ai figli Edy e Ivan della Mazale...

SEDEGLIANO. «Celebriamo i nostri 40 anni di attività, mantenendo e cercando di mantenere il più possibile l’occupazione» afferma Alberto Zanin oggi titolare assieme ai figli Edy e Ivan della Mazale Costruzioni srl, società storica conosciuta per la sua serietà professionale, per essere una realtà solida e concreta che opera in Friuli e fuori regione. Ma «in 40 anni non abbiamo mai conosciuto una crisi del genere - dice Zanin - e abbiamo scarse prospettive di arrivare alla fine dell’anno. Personalmente non posso garantire ai miei 18 dipendenti che l’inverno prossimo ci sia lavoro. Non c’è sicurezza, si guarda di mese in mese».

Purtroppo, l’attuale crisi attanaglia anche imprese come queste, ben radicate sul territorio, la cui fiducia nel loro lavoro non è mai stata tradita dal 1973 quando appunto Pierino Manzon, Alberto Zanin e Benigno Leonarduzzi da cui deriva l’acronimo Ma.za.le fondarono la società di costruzioni che all’inizio con 15 operai, ha lavorato per 30 anni. Nel 2001, con l’arrivo della pensione e il ritiro dei soci la snc si scioglie dando vita, come naturale prosecuzione in ambito familiare all’attuale assetto.

Nel 2007 uffici e magazzino si trasferiscono nella zona artigianale e l’anno successivo la società ottiene l’attestazione Soa per le categorie Og1-V classifica, Og3 e Og6 entrambe in prima classifica; sia la Certificazione per la Qualità. In tutti questi anni la ditta ha mantenuto costante l’occupazione dotandosi di mezzi e attrezzature adeguate con particolare attenzione al tema sicurezza e alla formazione dei propri dipendenti, tre dei quali sono stranieri e gli altri residenti nella zona.

«Per loro – afferma Zanin – non è difficile capire la situazione. La concorrenza nel settore con prezzi al ribasso è spietata; difficoltà quindi a prendere lavori».

Maristella Cescutti

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