Scuole, task-force contro il bullismo
Lotta ai piccoli ricatti e alle violenze nelle aule di lezione
Lotta ai piccoli ricatti e ai casi di violenza nelle aule di lezione: la task-force dell’anno scolastico 2007-2008 ha messo a punto la squadra anti-bullo provinciale e regionale. Il lato B della scuola lo si può scaricare su www.youtube e www.scuolazoo.it. In pochi, ormai, si salvano dall'essere "videofonati" in aula, dalle goliardate e dai micro-vandalismi. Per questo si è pensato a una sorta di ranger anti-bulli, che agiranno nel Pordenonese. L'osservatorio regionale fondato per la prevenzione al bullismo ha la firma del direttore Ugo Panetta. «D'intesa con le agenzie del territorio, realizzerà - recitava l'accordo siglato il 3 agosto - azioni di monitoraggio del fenomeno e valorizzazione delle buone pratiche. Ascolto dei bisogni, informazione, formazione per studenti, genitori, operatori della scuola e del territorio». Dalle parole ai fatti, dunque, con 60 “ranger” friulani schierati sul campo per debellare il virus del bullismo in tutte le aule del Nordest. Ecco il team dei 13 commissari anti-bullo a Pordenone: Nicola Catucci dirigente dell’Ufficio scolastico, Alessandro Ciriani, assessore alla programmazione sociale della Provincia di Pordenone, Fulvia Stolf, sostituto commissario dell'ufficio minori della divisione anticrimine della Questura, Silvia Masci, psicologa dell'Ass, i dirigenti Marino Corelli dell'istituto comprensivo di Fontanafredda e Antonio Dulio dell'Isa Galvani di Cordenons. Tra i docenti Daniela Mantellassi del secondo circolo di Pordenone, Virginia Fabbri della direzione didattica di Cordenons, Paola Costantini nella secondaria di primo grado Lozer di Torre-Pordenone, Giovanni Dalla Torre insegnante di religione cattolica e vicario dell'Ipsc Flora di Pordenone. Si aggiungono alla squadra anti-bullo Claudio Lena, direttore dei servizi amministrativi del liceo Le Filandiere di San Vito al Tagliamento, Michele Forte rappresentante dei genitori-presidente Cism Prata e Brugnera, Mattia Marinello per la Consulta degli studenti e liceale Sanvitese. «Il fenomeno del bullismo esiste e si manifesta soprattutto in episodi di conflittualità adolescenziale e di esclusione subita dai ragazzi più deboli - indica Antonio Dulio, dirigente del Galvani e neo-commissario provinciale -. Credo che potenziare i Cic di istituto (Centro di informazione e consulenza per gli studenti) sia un pronto intervento, per stoppare il disagio degli studenti». Sorvegliare e punire, se serve. «La polizia di quartiere - spiega il vicario dell'Ipsia Zanussi di Pordenone Domenico Giotta - è il nostro punto di riferimento, per l'azione di prevenzione ed educazione alla legalità. Il Regolamento di istituto vieta cellulari, lettori i-pod, fumo e trasgressioni nelle aule di via Molinari. Sanzioni agli studenti che non rispettano le regole, sono la prassi. Poi, scopriamo che c'è una marca di zainetti che offre l'i-pod incorporato sui banchi dei supermarket: è una vergogna».
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