Scuola, rinuncia forzata al posto fisso: un terzo dei maestri non si presenta

Asili ed elementari: un terzo dei maestri non si è presentato alle nomine di agosto. E le cattedre a settembre potrebbero restare scoperte. Tutta colpa dell’impasse legata alla controversia dei diplomati magistrali che anche a Udine rischia di bloccare il mondo della scuola.
Ma facciamo un passo indietro. L’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha escluso i diplomati magistrali dalle Gae, le Graduatorie a esaurimento (uno dei canali diretti per entrare nel mondo della scuola). I diplomati magistrali possono comunque fare gli insegnanti, ma a tempo determinato, mettendosi nella graduatoria cosiddetta “Seconda fascia di istituto” e attendendo la chiamata. Possono farlo anche a tempo indeterminato, ma in questo caso bisogna passare da un concorso, così come prevede la Costituzione per l’ingresso nel settore pubblico.
A questo punto l’Ufficio scolastico provinciale deve contattare tutte le persone che non si sono presentate per fare sapere loro della possibilità (la convocazione in un primo momento compare soltanto online). Soltanto poi si potrà procedere con le altre nomine scorrendo la Graduatoria a esaurimento, che però ha ancora pochi nominativi da offrire. Ne consegue che a settembre non tutte le cattedre saranno coperte. E le sofferenze sulle supplenze si amplieranno. C’è forte preoccupazione anche sulla nomine degli Ata (gli Assistenti, i tecnici e gli amministrativi). «Le graduatorie di Terza fascia sono in fase di rinnovo, ma l’enorme partecipazione, coniugata ai pochi segretari nelle scuole, sta determinando forti rallentamenti» conclude Gargiulo.
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