Scuola, ribaltata una sentenza: a Pordenone decine di insegnanti licenziati

Stop ai contratti di docenti precari e di ruolo in 42 istituti. Presto coinvolti in 400. Il Consiglio di Stato ha annullato l’inserimento nelle graduatorie a esaurimento

PORDENONE. Prima raffica di licenziamenti in 42 scuole pordenonesi: le sentenze di merito sono arrivate per 67 insegnanti precari e di ruolo. Sentenze negative della Corte d’appello di Trieste che l’Ufficio scolastico di Pordenone ha applicato e addio al lavoro.

I licenziamenti saranno a catena per circa 400 diplomati magistrali, poi insegnanti tecnico pratici e professori. Quelli che con sentenza del giudice del lavoro erano stati inseriti, nell’ultimo triennio, nelle graduatorie a esaurimento Gae per precari a Pordenone.

L’appello del Consiglio di Stato in dicembre 2017 ha messo fuori gioco gli inserimenti: dopo otto mesi i primi contratti sono stati rescissi. In prima fascia Gae 400 insegnanti hanno lavorato con incarichi annuali e poi di ruolo. Dita incrociate sul futuro in cattedra e via libera agli avvocati.

«Ho presentato ricorso in Cassazione contro il licenziamento: non mi arrendo». Antonietta Rimpatriato è la prima maestra di ruolo raggiunta tre mesi fa dalla sentenza di merito a Maniago: l’ondata di 400 ricorsi nelle scuole del Friuli occidentale è annunciata.

«Il problema a scuola – ha previsto Rimpatriato – saranno le cattedre vuote». Licenziati e declassati dalla prima alla seconda o terza fascia nelle graduatorie Gae: è questo il destino professionale dei depennati. «Speriamo che arrivi un emendamento legislativo e un concorso-sanatoria – ha commentato Adriano Zonta, vertice regionale Flc-Cgil –. Con un mantenimento dei posti fino al 31 agosto 2019 per chi ha ricevuto il licenziamento».

«A seguito di sentenze di merito si trasmette il primo elenco dei nominativi degli insegnanti per attivare le procedure di depennamento».

L’atto amministrativo è dell’ex Provveditorato che ha avvisato le scuole e la Ragioneria di Stato per procedere con i licenziamenti. Un’estate amara e con le ferie senza pace, ma i diplomati magistrali, gli insegnanti tecnico pratici e professori precari se lo aspettavano.

«La Corte d’appello di Trieste – recita l’atto – in accoglimento dell’appello proposto dal ministero dell’Istruzione contro la sentenze del Tribunale di Pordenone ha respinto le domande dei docenti finalizzate all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento Gae». Come dire: licenziati i primi 67.

«Si dispone il loro depennamento dalle graduatorie Gae con la eventuale conseguente risoluzione del rapporto di lavoro – sono le indicazioni per i dirigenti scolastici –. I docenti assunti a tempo indeterminato o determinato dovranno subire la risoluzione dei contratti di lavoro. Il servizio, fino alla data di acquisizione del provvedimento di risoluzione, varrà ai fini economici».

Sono risolte e annullate le proposte di assunzione a tempo indeterminato e determinato per i docenti raggiunti dalle sentenze di merito. Sia quelle prodotte negli ultimi anni dall’ex Provveditorato di sia dai vertici d’istituto in 42 scuole.


 

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