Scuola media, altri due studenti sospesi a Morsano per bullismo

MORSANO. Nuovi provvedimenti per il comportamento “irrequieto” di un gruppo di ragazzi della scuola media Leonardo da Vinci di Morsano.
Oggi scatta la sospensione di altri due alunni «che hanno creato disagio all’interno di una classe – ha riferito l’assessore comunale all’istruzione, Elena Maiolla –, con episodi poco piacevoli». Ciò va ad aggiungersi ai provvedimenti presi nei confronti di due compagni, che nelle scorse settimane, in orario scolastico, erano stati trovati in possesso di una modica quantità di marijuana.
Segnalati dai carabinieri di Cordovado al Tribunale dei minori, erano stati sospesi da scuola per due settimane. I militari dell’Arma hanno concentrato l’attenzione sulla scuola d’intesa con Comune e istituto comprensivo.
Nei confronti dei due ragazzi trovati in possesso di stupefacente sono state assunte pure altre misure, ovvero «allontanati dal Progetto giovani», specifica Maiolla. Anche loro, a quanto pare, per episodi “poco piacevoli” come i compagni raggiunti oggi dalla sospensione.
I due minori, inoltre, «stanno seguendo un percorso di recupero e sostegno – fa sapere Maiolla – grazie alla collaborazione tra istituto comprensivo, Comune, assistenti sociali e carabinieri di Cordovado». La linea è quella della fermezza: «Saremo rigidi con chi sbaglia – è il messaggio dell’assessore –. Il bene dei ragazzi è anche questo».
Questo non vuol dire non pensare anche ad azioni informative. Ieri pomeriggio, nella scuola media i ragazzi hanno incontrato alcuni militari della Guardia di finanza di Pordenone. Attraverso slide e filmati, è stato presentato il progetto Educazione alla legalità, promosso dal comando generale della Guardia di finanza, di concerto con il ministero dell’Istruzione.
L’iniziativa è volta a far maturare la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione di utilizzo e spaccio di sostanze stupefacenti, evasione fiscale, sperpero di risorse pubbliche, falsificazioni, contraffazione.
La Guardia di finanza, in collaborazione con la sezione cinofila antidroga, ha dato vita anche una parte pratica, dimostrando ai ragazzi come sono addestrati i cani e che funzione svolgono. «Gli alunni – riferisce l’assessore – erano attenti e incuriositi, soprattutto sulle conseguenze fisiche e penali legate alla droga».
Maiolla ha ringraziato per l’apporto all’iniziativa l’unità operativa di Pordenone della Guardia di finanza, dirigente scolastico, docenti e la mamma che ha avuto l’idea di coinvolgere i cani antidroga nelle scuola media, proprio nel periodo in cui su di essa si sono accesi brutti riflettori.
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