Scuola e paese in lutto: non ce l’ha fatta la maestra Greatti

MORTEGLIANO. È un lutto profondo quando una maestra che ha “portato avanti” centinaia di bambini muore prematuramente. Mortegliano e Talmassons piangono Raffaella Greatti, mancata a 60 anni dopo una lunga malattia, affrontata sempre con dignità, senza far pesare la sofferenza.
Abitava da sola a Mortegliano, dove la nipote Giulia le è stata vicina fino all’ultimo. Raffaella non era sposata e non aveva figli: tutto il suo amore e la sua professionalità li aveva dedicati a tanti, tantissimi alunni delle elementari, prima in paese e poi, dal 1995, a Talmassons. Persona riservata, ma aveva sempre un sorriso per tutti, nonostante il male e sebbene la sua vita fosse già stata toccata profondamente dalla morte improvvisa del fratello Pierluigi, mancato a 39 anni nel 2003. «Raffaella è stata una persona buona, dall’animo delicato, molto affezionata al suo lavoro e, soprattutto, ai bambini – la ricorda commossa la collega Luisa Pillino -. Per noi è un dolore grande averla persa. Nonostante la sofferenza delle cure, è venuta a lavorare finché le forze gliel’hanno permesso, fino a quasi due anni fa, pur di far completare ai bambini il percorso scolastico».
Anche la dirigente, Renata Chiappino, esprime il cordoglio di tutto l’istituto comprensivo per la scomparsa prematura della docente.
In tanti saranno a salutarla, per l’ultima volta, nella chiesa della Santissima Trinità, stringendosi a chi le ha voluto bene, domani alle 18 per la preghiera del rosario e sabato, alle 11, per la cerimonia di addio. «La sua salvezza è stata la fede – confida tra le lacrime Giulia, inconsolabile per lo strappo che la separa dall’amata zia -. Non si è mai scoraggiata e ha sempre avuto fiducia: quando si trovava ricoverata nel reparto di oncologia dell’ospedale di Udine, era lei a fare coraggio a tutti gli altri». —
P.B.
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