Scoppio in condominio Due operai ustionati

Dipendenti della Tecnoenergy, stavano riattivando il metano in via Mestre Colpiti al volto e alle braccia da una fiammata seguita alla fuoriuscita di gas
Di Laura Pigani
Udine 01 luglio 2014 scoppio in via mestre Telefoto Copyright Petrussi Foto Turco Massimo
Udine 01 luglio 2014 scoppio in via mestre Telefoto Copyright Petrussi Foto Turco Massimo

Un forte tremore poi lo scoppio: due operai della ditta di installazioni impianti Tecnoenergy srl di Pavia di Udine sono rimasti ustionati alle braccia e al volto ieri mattina in via Mestre, a Cussignacco, mentre stavano riattivando la fornitura del gas metano nel condominio “Monica”. I due tecnici – Sergio e Roberto Dri, due fratelli di San Giorgio di Nogaro rispettivamente di 41 e 49 anni – erano al lavoro con un collega dell’Amga. Ora si trovano ricoverati al Santa Maria della Misericordia di Udine nel reparto di Chirurgia plastica, ma non versano in pericolo di vita.

Nel condominio “Monica”, dove risiedono 22 famiglie, era stato rifatto l’impianto del gas con contestuale cambio dei contatori delle utenze. Ieri, attorno alle 10.30, erano in corso le procedure per la riattivazione della fornitura del metano, ma qualcosa è andato storto. Appena il tecnico dell’Amga ha aperto la valvola generale, posizionata all’esterno, nel vano contatori dove si trovavano Sergio e Roberto Dri si è verificata un’importante fuoriuscita di gas. Non tutte le valvole dei contatori, infatti, erano state chiuse e c’è stato un innesco, provocato da una scintilla (le cui cause sono ancora al vaglio), il gas metano ha così preso fuoco investendo in pieno i due operai, che sono rimasti feriti al volto e alle braccia.

Il tutto si è svolto in pochissimi secondi. Quando si è reso conto di quello che era accaduto, il tecnico dell’Amga ha prontamente chiuso il rubinetto esterno del gas, evitando guai ancora peggiori.

Un’inquilina, che ha assistito a tutta la scena dalla sua terrazza, ha dato subito l’allarme e sul posto sono intervenuti gli operatori del 118, che hanno prestato i primi soccorsi ai due fratelli Dri e li hanno quindi accompagnati in ambulanza al pronto soccorso dell’Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della Misericordia. I due dipendenti della Tecnoenergy hanno riportato ustioni di secondo grado al viso e alle braccia e si trovano ora ricoverati nel reparto di Chirurgia plastica. Per entrambi i medici hanno formulato una prognosi inferiore ai venti giorni.

In via Mestre sono intervenuti i carabinieri della stazione di Udine, una squadra dei vigili del fuoco del comando di via Popone (coordinata dal vicecomandante, ingegner Sergio Benedetti) e due tecnici della Struttura operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Azienda sanitaria 4 Medio Friuli che dovranno verificare le eventuali responsabilità all’origine dell’infortunio sul lavoro.

Sul posto è arrivato anche il titolare della Tecnoenergy srl per accertarsi di quello che era accaduto ai propri dipendenti. Alla base, è soltanto un’ipotesi, potrebbe esserci stata una incomprensione tra i dipendenti della ditta di installazione impianti di Pavia di Udine e il tecnico dell’Amga in merito all’ordine di aprire la valvola generale. Quest’ultima, infatti, sarebbe stata aperta prima che fossero chiusi i rubinetti del gas delle singole utenze.

Di quanto accaduto in via Mestre è stata subito informata la Procura della Repubblica di Udine e, in particolare, il sostituto procuratore Paola De Franceschi.

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