Scoperti nei campi lavoratori in nero: sospese due aziende agricole nel Pordenonese

Le aziende operano a Sacile e a San Giorgio della Richinvelda. I 5 braccianti erano tutti impegnati in lavorazioni agricole senza, però, essere stati regolarmente assunti

PORDENONE. La guardia di finanza del comando provinciale di Pordenone e i funzionari dell’ispettorato territoriale del lavoro (sede di Pordenone), hanno scoperto, in 2 distinti interventi, in altrettante aziende agricole, 5 lavoratori in nero.

Per i due datori di lavoro, entrambi sanzionati, l’ispettorato territoriale del lavoro ha disposto l’immediata sospensione dell’attività. I controlli sono stati effettuati nelle campagne del Friuli Occidentale: il primo, in un campo agricolo nel Sacilese, dove le fiamme gialle del gruppo di Pordenone e i funzionari Itl hanno individuato un cittadino pakistano ed 1 indiano; il secondo, nelle tenute di un’azienda agricola di San Giorgio della Richinvelda, dove i controllori hanno identificato 3 cittadini bengalesi. I 5 braccianti erano tutti impegnati in lavorazioni agricole senza, però, essere stati preventivamente assunti dalle rispettive aziende.

Ai due datori di lavoro è stata applicata, per ciascuno degli addetti, la maxi sanzione da 1.800 a 10.800 euro, raddoppiata per il titolare dell’azienda di San Giorgio della Richinvelda in quanto recidivo alla violazione.

Per entrambi, è stato immediatamente adottato, dai funzionari Itl, il provvedimento di sospensione dell’attività, avendo impiegato personale in nero in misura superiore al 10% degli addetti regolari.

Dall’inizio dell’anno sono 51 i lavoratori in nero e 3 quelli irregolari scoperti dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale; 30 i datori di lavoro sanzionati e 19 le attività sospese, a conferma dell’impegno profuso nel monitoraggio economico-finanziario del territorio a difesa delle realtà imprenditoriali locali che credono ed operano in una economia “sana” e prosperosa.

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