Scontro con la moto, muore a 38 anni

Latisana: Luca Vit è uscito di strada l’altra notte al cantiere della rotonda dei Picchi. Faceva il parrucchiere ed era molto conosciuto 

LATISANA. Sulla strada il segno di una frenata disperata. Un tentativo estremo “pinzando” tutto sui freni. Una frazione di attimo, poi più nulla.

È finita in questo, contro un destino beffardo e contro un’opera realizzata dall’uomo proprio per contrastare gli incidenti che sulla 354 sono stati tanti, troppi. Quella rotonda, la prima di quattro progettate per mettere in sicurezza la Strada regionale 354, Gianluca Vit 38enne di Latisana deve essersela trovata davanti all’improvviso su quella strada che lui come tutti i residenti della zona negli anni aveva percorso centinaia di volte, sempre tutta uguale, sempre tutta dritta.

Era da poco passata la mezzanotte di una domenica come tante, trascorsa con gli amici di sempre e con l’inseparabile moto: prima il motoraduno a San Michele al Tagliamento poi un giro a Lignano, il Tenda bar ritrovo di tutti i motociclisti, la cena e poi tutti a casa. Luca era il primo di quel gruppetto di tre moto, uno lo seguiva a ruota l’altro amico era rimasto indietro fermato dal rosso del semaforo di Aprilia: quando si è trovato davanti il cantiere della rotonda Luca deve aver messo tutta la sua forza sui freni, ma ormai l’impatto con il cordolo era inevitabile.

Quel murettino in cemento è stato come un trampolino e lui è stato sbalzato per circa una quarantina di metri rovinando a terra proprio nel mezzo della rotonda, un impatto violento che non gli ha lasciato scampo. Sono stati gli amici che lo seguivano a dare l’allarme, ma al loro arrivo i sanitari del 118 hanno solamente potuto constatare che il giovane era morto sul colpo.

I rilievi dell’incidente sono stati eseguiti dal personale del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Latisana che ieri hanno assistito all’ispezione cadaverica condotta dal medico legale che ha attribuito al politrauma subito dal 38enne la causa del decesso. Il fascicolo con i rilievi e con gli esiti del medico legale è stato spedito ieri pomeriggio alla Procura della Repubblica di Udine che ora deciderà come procedere e soprattutto quando concedere alla famiglia il nullaosta per poter organizzare il funerale che si terrà a San Giorgio al Tagliamento paese d’origine di Luca che il prossimo 5 luglio avrebbe compiuto 39 anni.

Molto conosciuto a Latisana, Luca assieme a Daniele, uno dei due fratelli tutti parrucchieri, gestiva uno storico salone della cittadina, con sede all’inizio di via Rocca: da qualche anno la società aveva sdoppiato l’attività e Luca era rimasto nel salone storico in via Rocca.

Appassionato di ogni genere di due ruote, era facile incontrarlo a Latisana, in sella alla sua Aprilia grigia diretto al lavoro o pedalare in bici lungo l’argine del Tagliamento alla domenica mattina: comunque una delle due ruote parcheggiata all’inizio dei portici di via Rocca era il segno inequivocabile che Luca era al lavoro, instancabile con il suo orario non stop, abilissimo e moderno con le forbici in mano.

Per condividere con altri come lui la passione per la moto nel 1999 Luca era stato fra i fondatori del motoclub di Ronchis e proprio con gli Uam non perdeva occasione per organizzare gite e uscite domenicali, anzi era lui uno dei promotori di nuovi percorsi sempre fedele a uno dei principi cardine del club roncolino ovvero «si parte tutti assieme e si arriva tutti assieme».

Giovani alle prime armi o comunque i motociclisti meno esperti sapevano di poter contare su di lui com’era successo anche un paio di settimane fa durante una gita a Sauris, Luca si era preoccupato che il gruppo stesse unito aspettando anche chi non aveva tanta confidenza con le curve di montagna.

A ricordare un motociclista particolarmente coscienzioso sono i due presidenti Uam dell’ultimo decennio, Roberto Montello che ha salutato per l’ultima volta Luca venerdì sera e Deri Pittacolo che era con lui a San Michele al Tagliamento domenica mattina. «Luca è il quarto amico che perdiamo – ricordano – era molto attento e per niente imprudente. Quando c’era da organizzare un giro andava in avanscoperta per verificare che il percorso andasse bene per tutti i soci ».

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