Scontri dopo il corteo pro Palestina, il questore: "C'è stata una evidente intenzione di creare disordini"
Il giorno dopo gli scontri verificatisi al termine del corteo pro Palestina a Udine è stato il questore Pasquale Antonio De Lorenzo a fornire un bilancio ufficiale tra arresti (2, una persona residente in provincia di Udine e una nel Pordenonese), fermi di polizia (13) e feriti (una decina tra le forze dell’ordine – 6 carabinieri e 4 agenti di polizia – e due giornalisti). «Tra i fermati, in gran parte italiani, ci sono anche due cittadine slovene, destinatarie di un foglio di Via». Il questore ha poi sottolineato: «Riteniamo che i manifestanti coinvolti negli scontri si siano “armati” durante il corteo, ma sono in corso le indagini. Nell’immediato abbiamo dovuto decidere e arginare il prima possibile quella che è stata una chiara volontà di scontro. C’è stata una evidente intenzione di creare disordini e di entrare in contatto con le forze dell’ordine, che hanno agito in maniera esemplare, come si è visto».
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