Scomparso un farmaco salvavita Soluzione-tampone dalla Spagna

Scorte finite, grave patologia cardiaca in corso: 5 vite a rischio. L’ospedale rimedia, ma futuro incerto Resta misteriosa la sparizione dal mercato di un principio attivo prezioso anche per altri pazienti
Di Elena Del Giudice

Una pistola puntata al cuore. E’ lì giorno e notte, in ogni istante della vita e non sai quando sparerà il suo colpo mortale. Marco da qualche mese vive così, con il terrore che quel farmaco indispensabile alla sua sopravvivenza, sia davvero scomparso lasciandolo esposto ai “capricci” della sindrome di Brugada, una rara patologia genetica caratterizzata da una disfunzione delle proteine che regolano l’attività elettrica del cuore, e provoca un aumento del rischio di alterazioni del ritmo cardiaco che possono essere fatali.

Da qualche mese il farmaco che Carlo assume, la Idrochinidina a rilascio prolungato, è letteralmente “scomparsa” dalla circolazione. Avendo avuto in qualche modo sentore che il farmaco stesse scarseggiando, Marco ha fatto il giro delle farmacie del Friuli Venezia Giulia, ma anche del Veneto, di Austria e Slovenia, acquistando tutte le confezioni possibili. Oggi, però, quella scorta è giunta al lumicino, e non ci sono alternative a questo medicinale che, non si sa perché, la casa farmaceutica produttrice, non rende più disponibile.

Marco convive con un defibrillatore impiantato nel petto, pronto ad intervenire nel momento in cui quell’aritmia ventricolare maligna dovesse insorgere. Il farmaco serve per controllare le aritmie ed evitare scariche ripetute del defibrillatore. Senza quel farmaco, in sostanza, Carlo è perduto. «Io non lo so perché sia scomparso dalla circolazione - racconta quest’uomo di sessant’anni -, fatto sta che se lo richiede in farmacia si sentirà rispondere che non c’è e non è disponibile, quindi non lo si può ordinare. Ho chiesto aiuto ad amici e parenti che vivono in altre regioni e all’estero, ma non sono riusciti a trovarlo. Pare che possa essercene in Israele o in Finlandia...». Non ci sono alternative a questo farmaco, non per Marco. Alcuni pazienti reagiscono bene a nuovi preparati, altri invece devono proseguire la terapia tradizionale. Marco è uno di questi pazienti, solo che il medicinale pare essere svanito nel nulla.

E non è solo, Marco, a condividere questa angoscia. Altri 5 pazienti affetti da una rara patologia, assumono l’Idrochinidina retard da 250 milligrammi.

Fortunatamente, come si suol dire, in corner, la soluzione sta arrivando. Abbiamo infatti chiesto informazioni all’unità Pace Maker del reparto di cardiologia del Santa Maria degli Angeli, che si è immediatamente attivato con la farmacia dell’ospedale. E’ vero, quel farmaco non è più disponibile, ma la farmacia lo ha rintracciato in Spagna. Il primo ordine è già partito, la consegna del medicinale è prevista per domani e sarà ripartito tra i pazienti che ne hanno necessità. Poi sarà la Ass6 a farsi carico del rifornimento del medicinale necessario alle 5 persone che lo assumono e che vivono nel pordenonese.

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