Scomparsa di Adriano, amici sconvolti

SAN GIORGIO DI NOGARO. Non è ancora stata fissata la data dei funerali di Adriano Luca Pillinini, il giovane tarcentino deceduto improvvisamente nella notte tra domenica e lunedì mentre era ospite di un’amica a San Giorgio di Nogaro.
I funerali del trentenne potrebbero essere celebrati proprio a San Giorgio, dove “Adri” aveva amici e dove passava diversi fine settimana, ma la famiglia potrebbe anche deciderne la celebrazione a Tarcento, dove vive il padre (che qui ha un’attività nel campo della serramentistica) e ci sono diversi parenti. La madre vive invece in Germania.
Ricordiamo che “Adri” è stato trovato morto da una sua amica che lo ospitava, nel residence di via Aquileia, lunedì mattina. A nulla sono valsi gli interventi per rianimarlo, il giovane era deceduto già nel corso della notte.
Va evidenziato che gli esami eseguiti sulla salma del trentenne di Tarcento hanno accertato che la sua morte è dovuta a cause naturali, forse riconducibili a un infarto.
“Adri” – quasi avesse avuto qualche segno premonitore – il 5 ottobre 2014 postava sul suo profilo facebook la “cartella clinica di emergenza” nella quale manifestava la volontà di essere cremato e di approvare l’eutanasia.
La notizia della sua morte sta creando un grande cordoglio, non soltanto nelle zone di Tarcento e di San Giorgio di Nogaro, ma anche a Codroipo, dove il giovane frequentava una palestra della zona. E dove si era fatto anche diversi amici.
Ma quelli più colpiti dalla sua prematura scomparsa, aveva compiuto 30 anni il primo luglio, oltre ai familiari, sono gli amici sangiorgini, ancora increduli per quanto accaduto. Non riescono a capacitarsi che “Adri” possa essere morto.
«Lui – dicono – che non fumava, non beveva, faceva attività sportiva: lo si poteva definire quasi un salutista. Come è potuto accadere? Non ha mai avuto problemi di sorta».
Unanimi i ricordi delle persone che lo hanno conosciuto, «era una persona buona», racconta il titolare del bar che frequentava con gli amici.
E ancora: «Brava e perbene: perchè muoiono quelli come lui e restano quelli cattivi? Non è giusto: era un ragazzo a modo, simpatico, buono dentro e adesos non c’è più».
Un altro amico ricorda che aveva avuto qualche problema di peso anni addietro, ma si era messo d’impegno ed era dimagrito e da allora aveva seguito un regime alimentare piuttosto attento.
Tanti gli attestati di affetto che continuano a postare gli amici sul profilo facebook dello sfortunato giovane. Tra questi quello di Fabiana, che con lui aveva condiviso gli anni dell’Università: «È proprio vero che spesso se ne vanno via le persone più buone. Porterò con me sempre il ricordo dei beni momenti passati assieme al tempo dell’Università».
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