Scivola durante la gita con gli scout: 15enne recuperata sui monti

E nella forra del Vinadia tratto in salvo un turista belga Ieri i volontari del Cnsas all’opera per quattro interventi

tarvisio

È scivolata per una decina di metri mentre camminava assieme ai compagni scout su un pendio boscoso procurandosi traumi e fratture alle gambe. A trarre in salvo una quindicenne udinese, ieri mattina, sono stati i volontari del Soccorso alpino e speleologico di Cave del Predil e della Guardia di Finanza di Sella Nevea. La comitiva stava percorrendo il sentiero Cai 611 che collega il rifugio Grego con il bivacco Stuparich quando la ragazza è scivolata. Sul luogo dell’incidente è stato portato in elicottero il team sanitario con il tecnico di elisoccorso dalla centrale operativa. Una volta stabilizzate le sue condizioni, la giovane è stata prelevata con il verricello e condotta direttamente all’ospedale di Udine.

Il secondo intervento è stato richiesto nel primo pomeriggio nella forra del torrente Vinadia, dove un uomo di nazionalità belga si è fratturato la caviglia a un chilometro dall’uscita della gola rocciosa. Ad allertare i soccorsi è stata la moglie. Sul posto sei persone tra tecnici Cnsas e Guardia di Finanza, una squadra Saf dei Vigili del fuoco e la squadra Forre del Soccorso alpino. Per trarre in salvo l’uomo i volontari hanno dovuto superare alcune pozze d’acqua – profonde in certi punti quasi due metri – quindi lo hanno caricato sull’ambulanza che lo ha trasportato all’ospedale di Tolmezzo.

Nel frattempo, il Soccorso alpino e speleologico con la stazione di Udine - Gemona ha dovuto affrontare altre due richieste di intervento. Cinque tecnici sono accorsi sul torrente Palâr ad Alesso per una donna di Milano di 60 anni che si era slogata una caviglia nei pressi della terza pozza del torrente: è stata trasportata con la barella a braccia fino all’autoambulanza poco dopo le 15. Subito dopo, i tecnici si sono recati sul versante Ovest del Monte San Simeone per soccorrere due polacchi – un 19enne e un 42enne – che hanno chiesto aiuto perché si erano “incrodati” in un bosco ripido senza riuscire a proseguire nel tentativo di passare dal San Simeone al Monte Festa tra le due strade esistenti. Individuata la loro posizione, i due escursionisti sono stati recuperati con l’ausilio di corde di sicurezza, che ne hanno permesso la risalita. —



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