Scatoloni per i clienti per non “vendere” i sacchetti biologici
SACILE. «Qui non si paga il sacchetto della spesa». A San Odorico i supermarket offrono cartoni gratis per abbattere i costi dei clienti. Nel quartiere di Sacile prevale il riciclo e la gente sceglie il cartone a due passi dalle casse.
«Da anni ricicliamo i cartoni – dice il gestore Lucio Ceolin –. La gente è contenta perché abbatte il costo dei sacchetti di plastica e anche noi: ci liberiamo dello smaltimento dei vuoti».
Il monitoraggio dei prezzi di vendita dei sacchetti di plastica biodegradabili nelle diverse catene? Il costo varia da uno a quattro centesimi di euro a Sacile e dintorni. La legge ha imposto nel 2018 i sacchetti ultraleggeri e bio per frutta, verdura e tutti i prodotti serviti al banco: a pagamento e la base dei consumatori ha protestato. Le alternative ci sono.
«Tanti pensano all’ennesimo balzello per tassare i consumatori: la legge è applicata anche per la spesa San Odorico – ha continuato Ceolin –. Ma cerchiamo le alternative alle buste di plastica. I cartoni sono di tutte le misure». Si infilano sul trasportino fino all’auto e non costano nulla. Ma per pesare frutta e verdura?
«Pesata di ogni singolo prodotto e applicazione dello scontrino sulla superficie di arance, mele, sedani – propone il sacilese Evio Bonas che riempie i cartoni –. I sacchetti di carta suggeriti dalle associazioni per consumatori sono fragili e si rompono facilmente? Allora insacchetto più prodotti nella stessa busta: peperoni con zucchine o mele con arance».
Le accortezze? «Per prima cosa i prodotti vanno pesati e prezzati singolarmente sulle bucce esterne prima di insacchettarli – sono le istruzione per l’uso di Bonas –. Attenzione a incollare le etichette con il prezzo separate le une dalle altre per facilitare la lettura dei codici a barre alla cassa». (c.b.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto