Scantinati allagati, esposto: si indaga per inondazione

MARTIGNACCO. Il copione è sempre lo stesso: piogge torrenziali, esondazione del Lavia, strada e marciapiedi allagati e - scandalo nello scandalo - scantinati e garage privati sott’acqua. L’ultima volta risale all’11 e 12 novembre, cioè a poco più di una settimana fa.
La prima, al 30 maggio 2010, ossia all’anno in cui cominciarono ad abitare nelle nuove villette a schiera di via Bonavilla. Il che significa una sola cosa: tutte le proteste, le petizioni e gli incontri promossi in questi quattro anni di disagi e battaglie non sono serviti a niente.
Alle quattro famiglie di Nogaredo di Prato che a ogni nuova emergenza maltempo si ritrovano con le auto e i mobili in ammollo restava un’unica ulteriore alternativa: scrivere ai carabinieri e confidare così in un intervento della Procura. Lo hanno fatto e il loro esposto ha già portato all’apertura di un fascicolo per le ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio e inondazione.
L’inchiesta, al momento, è a carico di ignoti, ma gli eventuali accertamenti che il pm Claudia Danelon deciderà di delegare alla Polizia giudiziaria potrebbero rivelare l’esistenza di responsabilità, in capo a coloro che, pur avendone gli strumenti, non sono intervenuti per porre fine al disagio.
Corredato da un’ampia documentazione fotografica, l’esposto ripercorre non soltanto la lunga serie di allagamenti patiti nel tempo (quattro le alluvioni succedutesi dal 2010), ma anche le non meno frequenti segnalazioni inviate agli organi di competenza, per sollecitare provvedimenti in grado di ovviare al problema.
Ossia, fondamentalmente, all’assenza di scarichi nei quali fare convogliare le acque. Una questione davvero da poco, almeno a parere di chi tecnico non è, ma per la quale si continua a rinviare o non vedere la soluzione.
E così, pioggia e Lavia finiscono per riversarsi lungo la rampa di accesso dei garage delle quattro villette e a costringere i rispettivi proprietari a sobbarcarsi l’onere (anche economico, ovviamente) della successiva pulizia.
Pur avendo più volte investito della questione il Comune - si legge nell’esposto - e nonostante i numerosi incontri tenuti in Municipio, nulla di concreto è stato ancora fatto. Del caso si era occupato di recente anche il sindaco, attraverso una lettera inviata alla Protezione civile e nella quale proponeva alcune semplici soluzioni edilizie. Il documento è stato allegato all’esposto consegnato ai carabinieri di Martignacco.
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