Scandalo del fotovoltaico, chiesti nove mesi per il poliziotto
Marco Polino «capo effettivo e promotore dell’associazione a delinquere», Massimiliano Straziuso «figura di rilievo, promotore», Morris Pessotto «paritario a Straziuso», Massimo Tomasella «del tutto secondario, senza ruoli di capo». In 40 minuti il pubblico ministero Federico Facchin ha ricostruito la maxitruffa del fotovoltaico che ha fruttato, secondo l’accusa, 3,5 milioni di euro, per due dei quali «si sono perse le tracce». Complessivamente il pm ha chiesto venti anni di reclusione: 8 e 2 mila euro di multa per Polino, 7 e 2 mila euro di multa per Straziuso, 4 e 1.500 euro di multa per Pessotto, uno e mezzo e mille euro di multa per Tomasella. Il pm ha chiesto tre anni e due mesi per Raffaella Parisi (bancarotta documentale e distrattiva) e nove mesi di reclusione per l’ispettore della squadra mobile di Udine Giuseppe De Falco (rivelazione di segreto d’ufficio). Il 15 aprile la parola ai difensori, quindi la sentenza. Ma ieri gli avvocati di parte civile – che hanno contestato la veridicità di un documento depositato dalla difesa Polino – hanno presentato le richieste di risarcimento per i loro assistiti, le vittime della maxitruffa: oltre 4 milioni 130 mila euro tra l’avvocato Alessadra Marchi (100 mila), Alessandro Sperotto (100 mila), Roberto Casucci (300 mila quale curatore fallimentare di Friulnova), Giulia Azzarello (3 milioni per un imprenditore friulano), Vicenzo Matera (500 mila), Federica Coghetto (120 mila). Ieri la requisitoria del pm. Quaranta minuti per rilevare che «l’attività dibattimentale ha ampliato il quadro probatorio».
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