Scalò Piancavallo a 90 anni Morto Nardin, era positivo

RIVIGNANO

Per festeggiare i 90 anni aveva scalato in bici Piancavallo, partendo da Porcia. Ora nulla ha potuto contro il Covid.

Raggiunti i 96 anni, dopo una caduta in casa e una serie di problemi di salute, Marcello Nardin viveva in casa di riposo a Rivignano. Il virus l’ha colpito e ha avuto la meglio sul suo fisico già minato. Nato nel 1924 a San Donà di Piave, Nardin aveva svolto il servizio militare in Marina alla fine della seconda guerra mondiale. Era stato falegname, autista di pullman e circa 50 anni fa si era trasferito a Porcia con la moglie Maria, lavorando alla Zanussi fino alla pensione.

Dopo un periodo di acciacchi fisici, per ristabilirsi si era dato a una dieta più sana a base di frutta, verdura, erbe spontanee a chilometro zero che coltivava a casa. E si era appassionato prima alla corsa e poi alla bicicletta.

Proprio il mondo degli amanti della bicicletta lo ricorda con affetto. Suo grande amico è stato Vanni Tissino: «È stato uno dei fondatori di Fiab Aruotalibera a Pordenone, 25 anni fa – ha detto affranto –. L’iniziativa per cui s’è scritto e parlato tanto di lui è stata l’ascesa al Piancavallo, quando ha compiuto 90 anni, ma le sue imprese sulle due ruote sono state tante. A 91 anni era salito al Pian Cansiglio. E insieme avevamo fatto la Trieste-Mostar nel 1995 e aveva percorso la Budapest-Cracovia e partecipato alla bicistaffetta Tarvisio-Roma».

Marcello lascia la moglie e i figli Antonietta, Francesco e Leonardo. I funerali lunedì a Porcia nella chiesa di Sant’Agnese a Roraipiccolo. —

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