Sbalzi di corrente nelle aziende di San Giovanni al Natisone: stop alle attività e dipendenti a casa

I disagi si sono prolungati per tutta la giornata di mercoledì 10 settembre. I problemi registrati nelle imprese della zona che hanno spento i macchinari e fatto uscire gli operai

Timothy Dissegna
La sede del gruppo Comec di San Giovanni al Natisone, in via Cascina Rinaldi
La sede del gruppo Comec di San Giovanni al Natisone, in via Cascina Rinaldi

Una intera giornata di produzione persa, macchinari a rischio danneggiamento e centinaia di dipendenti mandati a casa. È il bilancio della giornata di mercoledì per numerose aziende di San Giovanni al Natisone e non solo, colpite da una lunga serie di interruzioni e sbalzi di corrente che hanno paralizzato le aziende di via Sottorive e via Cascina Rinaldi. Ma disagi sono stati registrati anche in altri centri del Distretto della sedia.

I problemi, iniziati nella mattinata e proseguiti fino al tardo pomeriggio, hanno interessato una quindicina di realtà, tra cui la Comec Group il cui titolare Lucio Bergamasco rileva che la situazione non è una novità. Un blocco totale dell’attività che ha costretto gli imprenditori a decisioni drastiche. «Abbiamo dovuto chiudere tutti i sistemi per evitare ulteriori danni e mandare a casa un centinaio di dipendenti tra l’area produzione e gli uffici – racconta Bergamasco – ma il danno ormai era fatto. Tre nostri macchinari hanno subito sbalzi di corrente che hanno bruciato dei sensori. Già in passato è successo e ci sono volute settimane per ripararli».

La situazione, come detto, non è occasionale. «Non è la prima volta – prosegue l’imprenditore –, a metà aprile gli operai Enel che lavoravano nella cabina di distribuzione hanno bruciato delle apparecchiature. Oggi ha solo piovuto, senza temporali: andiamo in sofferenza solo per la pioggia? Una volta queste cose non succedevano». Conferma anche di aver già aperto un contenzioso con Enel a suo tempo per i danni e di aver segnalato l’accaduto al sindaco Carlo Pali e alla Confapi.

La rabbia è palpabile nella categoria. Giusto Macorig, presidente mandamentale di Confartigianato, non usa giri di parole: «Siamo arrabbiati. Anche io con la mia azienda ho dovuto spegnere tutto, sembrava di essere in discoteca con gli sbalzi di corrente. La situazione è pericolosa e sicuramente nei prossimi giorni emergeranno altri danni». Macorig conferma che il problema è frequente dall’estate scorsa e che i disagi non hanno interessato solo le aziende di San Giovanni, ma anche quelle di Corno di Rosazzo e Manzano.

«I tecnici sono intervenuti – incalza Bergamasco – ma ci è stato solo comunicato che ci sarebbero stati sbalzi tutto il giorno, senza spiegarne il motivo. Siamo sotto una spada di Damocle». E-distribuzione ha comunicato che sono stati due gli interventi eseguiti: uno alle 14 che ha coinvolto 25 utenze a San Giovanni, risolto dai tecnici da remoto e con manovre in loco; e un secondo alle 17, interessando anche l’area di Manzano per mezz’ora. 

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