Sauris rimane senza gas, i turisti se ne vanno e il sindaco si infuria

L’inconveniente è successo a Capodanno, nella frazione più alta, ma già in precedenza si erano registrati episodi analoghi. Il primo cittadino punta il dito contro la società che gestisce l’approvvigionamento del metano

SAURIS. La frazione di Sauris di Sopra rimane senza gas per il riscaldamento, scappano i turisti, si infuria il sindaco.

Ermes Petris, primo cittadino del Comune più in quota della provincia di Udine, denuncia questo increscioso incidente che reca danni all’immagine dell’ospitalità saurana.

«Un primo episodio - afferma Petris - si è verificato durante i mercatini di Natale e si è ripresentato lunedì 1 gennaio, alle 7 di mattina, nella frazione più alta, a quota 1400 metri».

Questi fatti hanno causato, come spiega il sindaco, disagi ad espositori, turisti, valligiani e operatori economici.

«Il 90 per cento degli appartamenti sono riscaldati non con stufe a legna, ma da gas metano.

La mancanza di gas rende impossibile vivere nelle stanze in questi momenti di grande freddo.

Per questo si sono registrate partenze anticipate di turisti, con grave danno economico e di immagine della nostra comunità».

Il sindaco punta il dito contro la società che da un paio di anni ha vinto l’appalto per l’approvvigionamento del gas nelle centraline di stoccaggio nelle tre frazioni che compongono il paese, la Liquigas.

«Simili problemi – prosegue il sindaco - si sono verificati solamente con questa società, che riesce a gestire il servizio nei momenti normali, ma che evidentemente presenta qualche falla quando si verificano situazioni in cui si registra una maggiore affluenza di persone in paese.

Anche a Capodanno - continua il primo cittadino - l’azienda ha messo riparo all’emergenza in ritardo, solamente verso mezzogiorno, quando i turisti se ne erano già andati».

Il sindaco termina dicendosi convinto di dover rivedere i termini di concessione dell’appalto «in quanto così proprio non va».
 

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