Sassolino beach, pienone in barba ai divieti

Il Meschio meglio di Lignano e Bibione per tanti pendolari della tintarella. Eppure nuotare è proibito

SACILE. É il mare a km zero con tintarella gratis: tuffi e bagni di sole (integrale volendo) al Sassolino beach. Sulle rive del Meschio gli spiaggiati dietro la colonia Tallon, flagellati dal caldo torrido, si sparpagliano da giorni tra cespugli, anse, pozze limpide d’acqua. Intere generazioni di teenager ci hanno passato i pomeriggi estivi dagli anni Cinquanta in poi e il nuovo boom c’è stato qualche anno fa: la crisi ha riconvertito i pendolari di Caorle-Bibione-Lignano all’acciottolato sul Meschio. Ombrellone e sdraio si portano da casa e il barbecue è sociale.

Relax. «Si sta tranquilli dopo l’esame di Stato – ha spiegato Laura Da Ros 100 centesimi sul diploma con le compagne di maturità Denia Fracassi e Giulia Pessotto –. L’estate è cominciata bene e il Sassolino è un mito collettivo».

Da generazioni: Paolo e Andrea, giovani habitué della spiaggetta fluviale arrivano in bici con le scorte di panini nello zaino. Hanno scoperto questo paradiso “no cost” anche gli stranieri e qualche famiglia di romeni, argentini, cinesi ha cominciato a portare i bambini. Tuffi anche se il bagnino non c’è, pic-nic e non c’è il pigia pigia delle spiagge affollate.

Tuffi senza bagnino. Non sarà Rimini, ma due bracciate e un’immersione in una polla d’acqua del fiume, si fanno anche senza bagnino. I cartelli con divieti di balneazione non sono in vista: non ci sono controlli ma la cosa non dà pensiero a chi si tuffa. Il fondale è basso e anche per i cani al seguito degli appassionati di tintarella, ci sono spiaggia e bagni liberi. Il popolo dei forzati in città, a caccia di relax e silenzio in mezzo alla natura, è servito.

Acqua limpida (il sentiero delude a tratti con qualche cumulo di rifiuti) e atmosfera bucolica. «Stiamo tranquilli con i nostri cani – ha scelto la spiaggetta fluviale uno chef con Fido senza guinzaglio –. Un tuffo, un bagno di sole, il silenzio della natura e non ci sono rotture».

No code. Bollino nero sulle strade e bollino rosso sulla temperatura a 40 gradi in piazza del Popolo: il mini-esodo nel primo fine settimana di luglio ha incolonnato tanti sacilesi verso Bibione, Caorle e Lignano. Gli altri erano al Sassolino Beach: in città manca la piscina.

L’estate vissuta con il “mal di traffico”, in fila per raggiungere le spiagge oppure la Pedemontana, è esclusa sulle sponde del Meschio. L’estate entra nel vivo e in anni di crisi tanti stanno a casa: sei o sette su dieci non partiranno per le vacanze (prevede Codacons) e quindi la spiaggia con andata-ritorno in 10 minuti dietro la colonia Tallon promette il pienone anche a Ferragosto.

A influire sulle scelte delle ferie estive, secondo i dati Cgil allo sportello in via Carli, ci sono redditi bassi e tasse da assorbire. «Crisi insostenibile – lamentano tanti pensionati e precari allo sportello Cgil-Spi a Sacile –. Non possiamo permetterci nemmeno le terme».

Il neo. Flegetonte cioè l’anticiclone, ha alzato la temperatura e riempito la spiaggetta sacilese. «Ci veniamo dall’adolescenza – hanno raccontato Elisa Boarati e Marco -. Acqua fresca e natura».

Una leggenda è quella di Tarzan: un tipo eccentrico che faceva il matto, anni fa, sul Meschio. «Bei ricordi di goliardate – ha ricordato Giorgio che dopo anni fa il professore di matematica –. Sassolino Beach è luogo del cuore».

Occhio anche ai rifiuti “dimenticati” da qualche turista distratto, che ha abbandonato sacchi di plastica e cartacce. Sul sentiero battuto che si inerpica sugli argini e anche nello spiazzo della sosta, servirebbero più cestini di raccolta per i pendolari del mare senza pretese di Sacile.

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