Santarossa Components dichiarata fallita

La Santarossa components di Villanova di Prata è stata dichiarata fallita. L’azienda, che a gennaio ha licenziato 68 su 96 addetti, aveva tempo sino al primo aprile per presentare in tribunale proposta e piano di concordato, ma ha poi optato per la proroga di un mese.
Il tribunale di Pordenone, però, ha stabilito di non concedergliela, in quanto non c’erano i presupposti. Quindi l’epilogo più amaro per la storica realtà, ossia il crac.
Come ha fatto sapere il curatore fallimentare Mauro Moras, con studio a Pordenone e che sinora rivestiva il ruolo di commissario, il tribunale ha disposto l’esercizio provvisorio per due mesi: non ci sarà quindi interruzione dell’attività produttiva, che vede coinvolte 28 maestranze.
Queste ultime da qualche mese lavorano per realizzare una linea di prodotti per la San Giacomo di Cecchini di Pasiano, da tempo cliente di Santarossa components e che aveva siglato un’intesa coi sindacati che prevede l’impegno all’affitto di un ramo d’azienda. San Giacomo, tra l’altro, ha già depositato un’offerta irrevocabile di acquisto per l’impresa composta da macchinari e 28 addetti. Nell’istanza non è contemplato il capannone, in quanto rientra nel precedente concordato.
Entro due mesi verrà indetta l’asta: se San Giacomo sarà l’aggiudicataria, potrà tradurre in realtà l’impegno di assumere i 28 dipendenti. Per dicembre, invece, si dovrà sgomberare l’immobile di Villanova di Prata.
La notizia più triste, per gli ex lavoratori e pure per il territorio, insomma, è arrivata: è stata messa la parola fine a un’altra storica azienda della provincia.
Un’impresa che, sino allo scorso novembre, contava 250 dipendenti. In poco tempo si è iniziato a perdere pezzi: i 50 addetti con contratto a termine non sono stati confermati e in un mese ha deciso di lasciare l’azienda un centinaio di maestranze, che sono riuscite a trovare un altro impiego, considerati le esperienze maturate nella storica realtà e il grado di professionalità raggiunto. A gennaio i 68 licenziamenti e ora il fallimento.
L’udienza per la verifica dello stato passivo è stata fissata per il 25 settembre.
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