Santa Caterina promossa a frazione entro l’estate

PASIAN DI PRATO. La località di Santa Caterina diventerà a breve una frazione di Pasian di Prato. L’annuncio dell’avvio dell’iter per il riconoscimento di tale status è stato dato dallo stesso sindaco, Fausto Cosatti. In questo modo Santa Caterina, che ha una storia secolare, andrà a completare il pacchetto di frazioni (attualmente Pasian di Prato, Passons e Colloredo di Prato), lasciando solamente Bonavilla nello status di località.
La prossima nuova frazione «negli ultimi anni ha registrato una notevole crescita della popolazione – spiega il primo cittadino pasianese –, passando dai 1.934 abitanti del 2001 agli attuali 2.043. Ma non solo, in passato è stata anche sede di circoscrizione comunale e nella storia ha sempre avuto un ruolo importante: è stata la prima sede del mercato cittadino al tempo del patriarca e proprio sul suo territorio c’era l’aeroporto. A Santa Caterina, poi, ha abitato anche Francesco Baracca».
Inoltre, ha una sua specifica identità, con il baricentro nella piazza inaugurata recentemente e dedicata a San Giovanni Bosco. Piazza che circonda la chiesa, punto di riferimento per la comunità. «Recentemente – aggiunge Cosatti – ho riletto la storia del nostro Comune scritta dal compianto professor Sguerzi, un’opera assai pregevole per chi vuole conoscere le origini e la storia della nostra comunità e che precede la più recente analoga opera del professor Fausto Zof. Sguerzi si chiedeva come mai Santa Caterina non fosse ancora stata riconosciuta come frazione, pur avendone i requisiti. Questa affermazione mi ha colpito e ho chiesto agli uffici di approfondire la questione verificando la possibilità di elevarla di status. Così, il responsabile dell’ufficio anagrafe del nostro Comune ha già avviato i contatti con gli uffici regionali e ritengo che entro l’estate si potrà arrivare ad approvare un formale atto di riconoscimento del nuovo status di Santa Caterina».
Insomma, ancora pochi mesi e la località sparirà per acquisire prestigio. E devono stare tranquilli i suoi abitanti, perché dal punto di vista pratico nulla cambierà ed è ipotizzabile che i confini della nuova frazione ricalcheranno quelli attuali della parrocchia.
«Ritengo peraltro che con questa modifica – conclude il sindaco – si vada a riconoscere anche formalmente l’importanza e l’identità di una parte del nostro territorio ricca anche di un passato di storia che molti magari non conoscono».
E magari un modo per superare ormai vecchie rivalità di campanile, che non hanno più motivo reale per esistere.
Simonetta D’Este
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