San Giorgio, morto il pioniere delle radio private

Vincenzo Mazzilli, 64 anni, fu tra i fondatori di “Spazio International”: amante della musica, era molto noto anche fuori regione

SAN GIORGIO DI NOGARO. «Non ci sono parole quando un mito lascia questa dimensione». È deceduto all’ospedale di Latisana dopo una malattia Vincenzo Mazzilli, 64 anni, persona eclettica e carismatica, molto conosciuto anche fuori dai confini regionali per i suoi rapporti con il mondo della musica, tra i fondatori di una delle prime radio private della regione, Radio Spazio International, ma soprattutto un uomo di grande spessore culturale e grande coerenza sociale. Lascia la moglie Maila e il fratello Lorenzo.

Solo qualche giorno fa, mentre si trovava ricoverato all’Hospice di Latisana, aveva contattato il nostro giornale perché voleva scrivere una lettera di ringraziamento nei confronti del personale della struttura ospedaliera che oltre alla professionalità dimostrata, lo aveva accolto e trattato con grande umanità e rispetto: lui voleva fortemente che questo si sapesse, voleva evidenziare che in Italia ci sono anche cose che funzionano. Non è riuscito a farlo personalmente, ma oggi la famiglia lo fa a nome suo.

Vincenzo Mazzilli apparteneva a una storica famiglia di commercianti tessili, attività che lui riprese con l’apertura di una jeanseria assieme alla moglie. Ma la sua strada era un’altra: la musica. Dà vita a Radio Spazio International e inizia a progettare ambienti commerciali: negli anni Ottanta avvia il “Coccodrillo Burger” di Lignano, le gelaterie di “Crema & Cioccolato” del fratello e poi il “Cadillac” dove conosce persone legate al mondo dello spettacolo.

Inizia a lavorare con la Pilosio nella predisposizione di eventi musicali. Dopo qualche anno fonda la Litec: sue e del suo team le scenografie di tanti concerti ed eventi musicali internazionali in Italia. Successivamente crea la Teyco, dove inizia a collaborare con il sangiorgino Nicola Zanon con il quale da vita a Projekto 2012.

«Quello che so me lo ha insegnato lui – dice Nicola Zanon –: lo ringrazio per tutto quello che mi ha lasciato. Non lo dimenticherò mai».

Tutti coloro che hanno conosciuto Mazzilli sono sempre stati legatissimi. Come l’amico Roberto Massenti Butfeel, che afferma: «Quando muore un mito non ci sono parole: resta solo un vuoto incolmabile parzialmente consolato da bellissimi ricordi.

Io ti conobbi nella tua jeanseria dove ti seguii nella magnifica avventura di Radio Spazio, ma citare tutto quello che hai saputo realizzare in svariati campi sarebbe impresa titanica. Non vi è alcun dubbio mi mancherai e ci mancherai immensamente.

Scherzando l’ultima volta che ti ho visto dicesti di aver lasciato disposizioni di fare festa qualora giungesse il tuo “trapasso” ebbene mi sforzerò, ma spero mi scuserai se al momento posso pensarti solo con occhi pieni di lacrime. Ciao Vinz!». I funerali giovedì 30 marzo, alle 15.30, in Duomo.

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