San Giorgio, cresce la rabbia dei camionisti

SAN GIORGIO DI NOGARO. «Trattati come bestie!» Cresce la protesta degli autotrasportatori, che senza servizi igienici nel parcheggio per i camion fuori del porto di San Giorgio di Nogaro, si sentono trattati come cittadini di serie B se non peggio. Da sempre questo parcheggio per mezzi pesanti ubicato all’esterno di porto Margreth nell’area industriale Aussa Corno, soffre di questo problema che ora si è acuito per l’aumento del trasporto su gomma e, quindi, dei mezzi in transito.
Ogni giorno vi stazionano, con orari e tempi diversi, circa 300 camion, i cui autisti spesso si fermano anche per diverse notti in attesa dello sdoganamento delle merci. Durante la sosta queste persone (molti giungono da Russia e Ucraina) non hanno un posto in cui farsi la doccia, la barba, ma soprattutto non hanno un bagno. A volte chiedono il permesso di usare i servizi igienici dei vari uffici del porto (Dogana e Capitaneria) che, però, vengono negati essendo ad uso del personale, inoltre si trovano all'interno della struttura portuale, mentre il parcheggio è esterno, per cui la notte sono chiusi. Neppure nella struttura dell’associazione di volontariato Stella Maris, c’è la possibilità di usare bagni in quanto è “abilitata” per il sostegno ai marittimi in transito, e quindi non ha determinati servizi. Così gli autisti si devono arrangiare “usando” come bagni i campi attigui o arrivare (se di giorno) in qualche bar vicino, mentre per lavarsi devono usare taniche di acqua che recuperano da qualche parte o che portano dietro. Ma quello che è paggio alcuni usano le borse come water che poi abbandonano lungo la strada.
Come affermano alcuni di loro questa è una situazione incivile e insostenibile per un porto attrezzato come quello di porto Nogaro «di cui nessuno parla mai e di cui tutti fanno finta di non accorgersi. Ci dotassero almeno di bagni chimici, ma neppure a quelli abbiamo diritto».
Da anni si parla della realizzazione di un’area dotata di docce, bagni e altri servizi (vedi lavaggio camion) nella zona di parcheggio dei camion sulla Sp80 a Nogaro, da parte di un privato, quest’area, però, è distante un paio di chilometri dal porto per cui sarebbe fuori portata. Comunque a oggi nulla è stato fatto e la situazione resta immutata, anzi è peggiorata secondo quanto raccontano gli autisti in quanto aumentando i traffici aumentano anche le persone e le loro “umane” esigenze.
Francesca Artico
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