San Giacomo, la piazza ricostruita con i Lego

Per riprodurre le sfumature dell’acciottolato di piazza San Giacomo ci sono voluti 14 mila “round plates” fatti arrivare dalla Repubblica Ceca, oltre 4.700 le piastrelle del basamento e, presto, a cingere lo slargo si innalzeranno le ariose file di portici. È così che il salotto buono di Udine sta prendendo forma, mattone dopo mattone, all’interno di una stanza nell’abitazione di un carabiniere udinese che da mesi, sta dedicando tutto il suo tempo libero e le sue energie al progetto.
Il materiale di costruzione scelto da Luca Di Lazzaro, questo il nome del cultore dei Lego che dall’ottobre dello scorso anno si è lanciato a capofitto in un’impresa senza precedenti, però non ha nulla a che vedere con l’edilizia. Si tratta di un’opera realizzata esclusivamente con i mattoncini assemblabili Lego dell’omonimo produttore di giocattoli danese e destinata a essere portata a termine entro la prossima primavera. È una struttura modulare che riproduce uno dei più belli scorci udinesi rigorosamente in scala e che ha già richiesto la messa in opera di 20 mila elementi Lego, reperiti da ogni parte del mondo, ma ce ne vorrà forse il doppio per portarla a termine.
«Ho ereditato la passione per i Lego dai miei fratelli – premette Di Lazzaro – ce l’avevo fin da piccolo, ma è la prima realizzazione così imponente in cui mi cimento».
Le dimensioni, a onor del vero, sono di tutto rispetto: 230 per 160 centimetri, un progetto che si autoalimenta, quasi che avesse vita propria.
«Ho cominciato a costruire una piazza anonima a ottobre – raccolta Di Lazzaro – man mano che prendeva forma aumentava le sue dimensioni e diventava sempre più simile alla piazza udinese. Così a Natale ho capito che stavo costruendo piazza San Giacomo, ho avviato i rilievi fotografici della zona, ho anche cercato le planimetrie attraverso l’ufficio tecnico del Comune e poi è cominciata l’opera di reperimento del materiale mirata attraverso i siti internet specializzati, facendo arrivare il materiale da diversi Paesi».
Molti mattonicini sono stati ordinati dal sito Bricklink, altri da Pick a brick, con una selezione certosina dei pezzi che ha richiesto tempo e pazienza.
Alcuni elementi, come la fontana realizzata fa Giovanni da Udine, non sono stati facili da riprodurre, specie per le forme tondeggianti che hanno richiesto una sapiente tecnica di costruzione e per l’effetto dell’acqua zampillante creato attraverso elementi trasparenti appena arrivati dall’Est. E ora stanno per sorgere le pareti porticate che cingono la piazza e la facciata della chiesa rivestita in pietra d’Istria che si innalzeranno come una cortina scenica di una cinquantina di centimetri su tre lati dell’area cittadina.
«Ormai sono a tre quarti dell’opera – fa il punto Di Lazzaro – il prossimo scoglio sarà rappresentato dalla realizzazione dei sei lampioni».
Intanto, le prime foto dell’opera ancora “in cantiere” pubblicate su un gruppo di artisti dei Lego su Facebook hanno suscitato grande interesse e sono arrivate le prime richieste per ospitare la piazza udinese nelle fiere dedicate ai Lego, a partite da quella che si terrà a Osoppo il prossimo anno.
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