San Daniele per due giorni si trasformerà in una serra

SAN DANIELE. Quale modo migliore per festeggiare la primavera se non una piazza letteralmente tappezzata di composizioni floreali? San Daniele si prepara a dare così il benvenuto alla bella stagione. Con una nuova kermesse che per due giorni, il 3 e 4 maggio, prenderà in ostaggio il cuore della città tramutando la già suggestiva piazza Duomo in un giardino fiorito. L’idea è figlia dell’amministrazione Menis che, visto il successo della serata dedicata alle composizioni floreali durante l’ultima festa del Patrono, ha deciso di mutare l’appuntamento in una manifestazione a se stante, anticipata all’esordio della primavera e battezzata “San Daniele sboccia”. Ad aprire la due giorni sarà l’esibizione di un gruppo di fioristi-artisti guidati da Rosaria Nodale: addobberanno gli angoli più suggestivi di piazza Vittorio Emanuele a partire dalla scalinata del Duomo passando per la loggia Guarneriana. Consumata la scenografica apertura, la festa proseguirà come una grande mostra- mercato cui sono stati invitati decine di florovivaisti di tutta la regione. Anzi. L’assessore alla cultura Consuelo Zanini approfitta per rilanciare l’invito dalle colonne del giornale: «Nei due giorni della festa il Comune concederà gratuitamente a fioristi, vivaisti ed espositori l’uso del suolo pubblico e nel caso anche di un gazebo. Colgo dunque l’occasione per invitare gli addetti ai lavori, che fossero interessati, a prendere contatti con il municipio per andare a infoltire le fila di quella che speriamo sarà una grande fiera all’aperto». Dunque, mostra, festa, kermesse artistica. San Daniele Sboccia accontenterà un po’ tutti i palati. Oltre ai pollici verdi o agli aspiranti tali – saranno diverse le occasioni nel corso della manifestazione per carpire segreti sulla cura di piante e fiori -, avranno motivo di divertirsi anche gastronauti e bambini. Per i primi, in piazza, saranno allestiti due stand dedicati al prosciutto e alla trota di San Daniele, i secondi potranno invece cimentarsi a loro volta con i fiori, componendo mazzi che a fine laboratorio potranno donare alle mamme.