San Daniele: è morta a 39 anni, una settimana dopo l’addio al padre

SAN DANIELE. Ha lottato fino alla fine con la forza e il coraggio che hanno caratterizzato tutta la sua vita, ma domenica sera all’ospedale di Udine, dove era ricoverata da qualche settimana, il male diagnosticatole meno di due anni fa ha avuto la meglio e se l’è portata via.
Valery Collavino aveva solo 39 anni e il dolore che ha colpito la sua famiglia è una tragedia nella tragedia: lunedì scorso a Villanova erano stati celebrati i funerali di suo papà Renzo, morto improvvisamente a 67 a seguito delle complicazioni sorte dopo quello che doveva essere un intervento di routine.
La comunità di Villanova è sconvolta. Le parole di chi è vicino alla famiglia sono rotte dal pianto: impossibile trattenere le lacrime di fronte a una vicenda del genere. Valery risiedeva da circa tre anni a Ceresetto di Martignacco con il suo compagno David Zanor ma era nata e cresciuta nella frazione sandanielese di Villanova dove la sua famiglia è stimata e conosciuta da tutti.
La famiglia di origine – oltre al compagno David, lascia mamma Nadia (per molti anni impiegata alla Fipe) e il fratello Patrick di qualche anno più giovane – risiede in via Ortigara. Valery aveva frequentato l’Isis Manzini e, una volta completati gli studi, aveva iniziato a lavorare in banca: dopo aver operato nelle filiali di Carpacco e San Daniele, attualmente era in servizio alla Bcc di San Vito di Fagagna.
I funerali saranno celebrati domani alle 17 nella chiesa di Villanova da don Romano Michelotti. E proprio don Romano conosceva molto bene Valery: la giovane aveva sempre cantato con il “suo” coro, il coro “Vos di Vilegnove” per il quale aveva anche svolto il ruolo di segretaria.
Proprio a lui toccherà trovare le parole per l’ultimo saluto a quella ragazza che conosceva così bene e con la quale aveva condiviso tanti bei momenti. Del papà, solo una settimana fa, aveva ricordato come fosse stato un grande lavoratore e di come avesse lavorato in tutto il mondo.
Alcune amiche del coro ricordano Valery come una ragazza solare, dolce, che non aveva mai litigato con nessuno, che aveva un cuore d’oro.
«Pensi – ricorda un’amica – anche in reparto a Udine dove queste storie sono all’ordine del giorno sono tutti senza parole. Il giorno in cui il quadro clinico è precipitato c’è stato chi è venuto a vedere come stesse anche fuori dal proprio turno di lavoro. Tutti eravamo rimasti scioccati lunedì – prosegue ancora l’amica – nel vederla arrivare in ambulanza al funerale del papà. Nonostante la sofferenza è venuta anche in cimitero».
Valery, oltre alla passione per il canto, amava molto viaggiare, stare in mezzo alla gente e camminare in montagna.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto